In attesa del peggioramento meteo atteso per gli ultimi giorni della settimana, si può già dire fin d’ora che non c’è nessuna zona d’Italia che è stata risparmiata dall’ondata di gelo e neve: le regioni del Sud, a parte la Puglia centro-settentrionale e la Campania, non hanno goduto di nevicate fino in pianura, ma sulle zone interne collinari e montuose appenniniche di neve ne è caduta davvero in gran quantità. Ed è emergenza totale in alcune zone, non meno grave di quella che sta affliggendo le regioni adriatiche, con tormente che imperversano da giorni.
La coltre nevosa ha superato i 2 metri in alcuni comuni dell’Irpinia, dove i soccorsi e l’intervento della Protezione Civile risultano tutt’altro che semplici: ci sono già state tre vittime (rispetto al totale di 40 che si contano in tutta l’Italia), l’ultima un’anziana deceduta per assideramento. Sabato una 46enne è deceduta a Pietradefusi per il cedimento del tetto della sua serra, mentre domenica un 50enne è stato colto da infarto a Frigento dopo aver spalato la neve davanti alla sua abitazione. Oltre all’Irpinia, c’è emergenza per la troppa neve anche su alcuni comuni montani del cosentino, nell’Alta Calabria, completamente isolati non solo via terra: oltre all’energia elettrica e all’interruzione delle linee telefoniche, ci sono problemi di approvvigionamento di acqua potabile.
Molta la neve anche sul Potentino: il capoluogo della Basilicata è sommerso dalla neve che cade da ormai 5 giorni e ha anche raggiunto uno spessore localmente fino ad 1 metro. Le scuole resteranno chiuse fino a sabato, ma il piano neve prediposto dal Comune sta alleggerendo i disagi. Maggiori problemi al di fuori delle aree urbane, molte contrade sono isolate; la linea ferroviaria Potenza-Melfi non operativa. Si mantengono critiche le condizioni climatiche nella Murgia barese e nel Subappennino dauno, con emergenza neve e ghiaccio, mentre in pianura e nei dintorni di Bari prevale la pioggia abbondante, con un miglioramento rispetto ai disagi riscontrati ieri.