Verrebbe da dire meglio tardi che mai se non fosse che le irruzioni di aria polare marittima in pieno mediterraneo ad inizio primavera possono essere pregne di forti danni per l’agricoltura.
Nei miei precedenti articoli ho più volte scritto che l’inverno appena passato ha fatto risvegliare con un mese di anticipo le colture arboree in tutta la regione. Le vigne e i mandorleti sono già in avanzato stato di germogliazione ed è facile immaginare i danni che potranno subire con l’avvicinarsi di bufere di vento e temperature sotto media.
Al momento della stesura di questo articolo tutta la Sicilia Occidentale è sotto una costante e a tratti forte pioggia con vento sostenuto da W-SW. Alla quota topografica di 850 Hpa se stamani le isoterme erano positive già dal tardo pomeriggio la – 1° C comincerà ad abbordare le coste del trapanese per poi propagarsi a tutta la regione. Stamani la quota dello zero termico era a circa 1400 metri nella parte occidentale contro circa 2000 nella parte sudorientale
dell’Isola.Nella nottata di martedì 20 marzo la quota scenderà a 1200 metri in tutta la regione.
Come è consuetudine in questi casi sono stati bloccati i collegamenti marittimi con Ustica, Pantelleria, Linosa e Lampedusa. Quasi regolari quelli con Eolie ed Egadi. Il mare e’ Forza 6 e il vento da sud-ovest soffia a 50/70 chilometri orari.
Almeno fino a questo momento la neve è segnalata solo sulle alture prossime ai 1000 metri ma non è da escludere che con l’avanzata dell’aria polare marittima si possa scendere sotto quota 800 metri.