La città di Lucca si è svegliata con i tetti e i prati leggermente imbiancati la mattina di venerdì 25 novembre. Neve debole ed episodi di gelicidio anche sulla Piana. Ma soprattutto la Garfagnana è stata interessata da intense nevicate. Un anticipo di inverno come non si vedeva da molti anni ha regalato un paesaggio imbiancato in tutta la valle.
Grossi disagi per la circolazione stradale, praticamente impossibile senza catene o gomme da neve anche nel fondovalle. I mezzi spalaneve della Provincia e dei Comuni sono entrati subito in funzione secondo un piano di emergenza preparato nei giorni scorsi, ma l’intensità della precipitazione durante la mattinata ha creato problemi.
Fra Castelnuovo di Garfagnana e Gallicano, lungo la strada che collega la Garfagnana al capoluogo, si sono formate lunghe file di veicoli a causa di blocchi temporanei della circolazione dovuti ad automezzi finiti di traverso perché sprovvisti di catene. Auto bloccate anche lungo le strade di montagna dove si registrava anche una scarsa visibilità e l’insidia del ghiaccio nascosto sotto il manto di neve fresca.
A Castelnuovo sono caduti 10 centimetri di neve, anche se nel pomeriggio la pioggia ha sostituito i fiocchi. Nonostante il tempo inclemente sono stati numerosi gli studenti delle scuole superiori di Castelnuovo e Barga che hanno sfilato nel centro del capoluogo garfagnino per manifestare contro la riforma del ministro Morattiì, come numerosi sono anche stati i manifestanti accorsi a Lucca per la manifestazione sindacale indetta in concomitanza con lo sciopero generale.
Sono stati segnalati piccoli tamponamenti e qualche incidente sulle strade del Morianese e della Brancoleria, rese viscide da ghiaccio, nevischio e pioggia.
La neve e le strade temporaneamente chiuse al traffico per le manifestazioni hanno mandato in tilt per alcune ore la circolazione. Sul versante appenninico della valle la precipitazione ha assunto a tratti le sembianze di una vera e propria bufera di neve. Al Passo delle Radici la temperatura massima è stata di -4°C, in poche ore sono caduti 70 centimetri di neve e un forte vento unito alle nuvole basse ha limitato la visibilità a pochi metri. I mezzi spalaneve hanno dovuto lavorare non poco per mantenere aperto il passo che collega la Garfagnana al versante emiliano dell’Appennino. Il maltempo sta anche bloccando da alcuni giorni i lavori di rifacimento degli impianti di risalita della stazione sciistica delle Radici che torneranno quest’anno in funzione dopo 15 anni di chiusura.
Tanta neve, oltre 25 centimetri, anche al Casone di Profecchia e nel territorio del Parco dell’Orecchiella. Aperto al traffico, ma solo con catene, il Passo di Pradarena nel comune di Sillano. Imbiancate da 20 centimetri di neve anche Castiglione di Garfagnana, Villa Collemandina, Fosciandora.
Le precipitazioni sono state meno intense sul versante delle Apuane. A Careggine solo 5 centimetri di manto nevoso.
Anche in Lunigiana è nevicato fino a fondovalle, ma con accumuli molto più modesti che in Garfagnana. Solo un velo di neve a Pontremoli, fiocchi senza accumulo ad Aulla.
Ritornando a Lucca, dobbiamo segnalare l’intensità della pioggia caduta nella giornata, con un accumulo complessivo di 55 mm.
Sempre venerdì, sulla costa, dopo una notte molto fredda (con il cielo ancora sereno nelle prime ore dopo mezzanotte molte località sono scese sotto lo zero anche a pocbi passi dal mare), la nuvolosità è giunta nelle prime ore della mattinata senza essere accompagnata dal vento di libeccio, giunto poi solo nel pomeriggio, e responsabile di uno spettacolare aumento termico (oltre 7°C in 2 ore). Nel primo mattino, lo scorrimento di aria più umida sul cuscinetto freddo ha prodotto condizioni che solo per poco non sono state favorevoli a nevicate anche in Versilia e nella piana di Pisa, dove comunque qualche fiocco, inframmezzato alla pioggia, è riuscito a farsi vedere intorno alle 7-8 del mattino.
La pioggia sulla costa e nell’immediato entroterra è stata abbastanza intensa, ma meno che a Lucca. Viareggio ha registrato 14 mm, Torre del Lago 20, Migliarino Pisano 28, Vecchiano 30. Accumuli superiori sulle Apuane, con circa 40 mm a Cardoso e 50 a Pomezzana.
Ancora pioggia sabato in pianura e in collina, una pioggia più “fredda” che nella Toscana meridionale, essendo la parte nordoccidentale della regione sotto l’influenza della “tramontana scura”, con le correnti da sudovest in quota, ma da est-nordest al suolo.
Una situazione di quasi omotermia ha comunque mantenuto sulle Alpi Apuane la quota neve più alta di quanto potesse far pensare la temperatura al piano. Nel primo pomeriggio c’erano solo 1,5°C di differenza tra Migliarino Pisano (8,5°C) e i 500 metri di Stazzema (7,0°C). A Marina di Carrara la massima non ha superato i 7,6°C.
Le Alpi Apuane si sono comunque ben imbiancate oltre i 1000-1200 metri, rispettivamente nei settori settentrionale e meridionale.
Da segnalare un episodio nevoso (il terzo della settimana) nel primo pomeriggio ai 236 metri di Pontremoli, dove ha nevicato intensamente per una ventina di minuti, riuscendo anche brevemente ad attecchire.
Gli accumuli di pioggia sono stati significativi soprattutto nel pisano e in lucchesia, mentre meno beneficiata è stata la provincia di Massa-Carrara, soprattutto perché è rimasta tagliata fuori dall’intenso e prolungato acquazzone che ha interessato invece le altre due province nel primo pomeriggio.
A Migliarino Pisano ho registrato 39 mm, dei quali 38 nelle prime 18 ore. Altri accumuli: 49 mm Fabbriche di Vallico, 39 mm Ripafratta, 38 mm Lucca, 28 Torre del Lago, 27 a Marina di Carrara, 22 a Viareggio. Accumuli significativi, quindi, ma decisamente inferiori a quelli del sud della regione, dell’Umbria e del viterbese.