Sono bastate piccole iniezioni d’aria fresca in quota, che subito è saltato il fragile tappo che conteneva l’esplosione di potenziali forti temporali: l’anticiclone non è particolarmente strutturato alle quote superiori dell’atmosfera e, come nelle attese, gli sbuffi atlantici stanno facendo il loro dovere, facendo emergere tutti i contrasti rispetto alla cappa d’aria più calda ed umida che avvolge in particolare le pianure.
La mattinata è stata pertanto caratterizzata da condizioni meteo piuttosto vivaci e turbolente, per una serie di celle temporalesche che si sono sviluppate sulla Lombardia nord-occidentale, in successiva evoluzione verso est in direzione del Trentino. Precipitazioni molto importanti hanno colpito in particolare alcune località del comasco, del lecchese, del bergamasco e dell’alto bresciano.
Pur trattandosi di eventi piovosi molto brevi, gli accumuli pluviometrici hanno in diversi casi superato i 50 millimetri su diverse zone dell’Alta Lombardia. Ecco le località del bergamasco dove si sono misurate le maggiori precipitazioni: Endine Gaiano 68,6 mm, Pianico 58 mm. San Pellegrino Terme 54,9 mm. Per il comasco spiccano invece i dati di Ossuccio con 55 mm e Lenno 57,2 mm.