Dopo un certo lasso di tempo in cui il clima italiano non ha presentato estremi termici di rilievo, ecco che giunti alla fine di questo 2010, dicembre si è presentato con i classici botti finali.
Nell’analizzare infatti questo mese, non si può non tenere conto di due vistose anomalie che hanno di fatto diviso il mese in due fasi: nella prima decade, infatti, una serie di risalite calde dal Nord Africa ha permesso ai termometri di impennarsi a valori addirittura superiori in diversi casi a quelli rilevati appena l’anno scorso, regalando così scampoli praticamente tardo-estivi in diverse località italiane.
Questi sono i nuovi valori massimi record rilevati presso le stazioni del Servizio Meteorologico Nazionale:
1 dicembre
Messina +25,8° (record precedente +25,4° il 30/12/2009)
Marina di Ginosa +22,4° (record precedente +22,2° il 12/12/1994)
7 dicembre
Decimomannu +24,4° (record precedente +22,6° il 16/12/1989 e 2/12/2004)
8 dicembre
Alghero +22,6° (record precedente +22,4° il 4/12/1953)
Capo Palinuro +23,0° (record precedente +22,8° il 17/12/1989)
Catania Sigonella +27,2° (record precedente +25,0° il 16/12/1989)
Decimomannu +24,8° (record precedente +24,4° il 7/12/2010)
Palermo Boccadifalco +26,7° (record precedente +26,2° il 23/12/1996)
Palermo Punta Raisi +26,7° (record precedente +26,3° il 3/12/2004)
Prizzi +20,2° (record precedente +18,6° il 21/12/1989)
Trevico +16,0° (record precedente +15,0° il 4/12/2003)
Ustica +22,8° (record precedente +21,6° il 18/12/1989)
9 dicembre
Catania Fontanarossa +27,8° (record precedente +26,3° il 30/12/2009)
Messina +26,6° (record precedente +25,8° il 1/12/2010)
Isola d’Elba +17,2° (eguagliato il record del 5/12/2006)
Come si può osservare il caldo ha colpito soprattutto il sud e le Isole, anche se la fase anomala si è fatta sentire anche sul resto del territorio, eccezion fatta per le zone Alpine.
Ma, con l’iniziare della seconda decade, ecco che lo scenario sull’Italia si è capovolto, per via di un’irruzione retrograda da Nord-Est, che ha portato sull’Italia masse di aria artico-continentali capaci di regalare intense nevicate sulle coste adriatiche, e episodi di neve anche sulle coste del basso Tirreno, cui è seguita una perturbazione da nord-ovest che ha imbiancato anche la Toscana, l’Umbria e parte del Lazio, con i fiocchi che hanno fatto visita anche a Roma.
In seguito a questa intrusione gelida e alle conseguenti inversioni termiche (spesso accompagnate dall’effetto albedo venutosi a creare a seguito alle copiose nevicate) sono caduti questi record di freddo:
17 dicembre
Grazzanise -6,0° (record mensile precedente -5,0° il 15/12/2007; eguagliato il record assoluto del gennaio 1985, gennaio 1987 e febbraio 2008)
Pescara -8,0° (record precedente -6,6° il 30/12/2005)
Pratica di Mare -4,2°(record precedente -3,5° il 06/12/1964)
Civitavecchia -1,6° (eguagliato il record del 20/12/2010)
Roma Urbe -7,3° (eguagliato il record del 16/12/2007)
Guidonia -7,0° (record precedente -6,7° il 16/12/1973)
Roma Ciampino -6,6° (record precedente -5,6° il 6/12/1964)
Latina -7,0° (record precedente -6,8° il 2007)
Roma Fiumicino -4,7° (eguagliato il record del 28/12/1996)
Frosinone -8,0° (eguagliato il record del 19/12/2001)
19 dicembre
Rimini -12,8° (record precedente -12,6° il 18/12/1963)
Ferrara -11,2° (record precedente -10,8° il 20/12/2009)
Da segnalare infine il caso di Genova, che pur senza stabilire alcun record di temperatura minima, con una media delle minime e massime di +4.1/+9.5°C ha avuto il dicembre più freddo dal 1940.
In attesa di osservare il tempo che farà nei prossimi mesi, e sempre pronti a tenervi aggiornati su eventuali record futuri, non possiamo che augurare ai lettori un sereno anno nuovo.