Gelo intensissimo su tutto il Nord, anche se le punte estremamente rigide non hanno ancora sfondato i valori record che si erano raggiunti nelle maggiori ondate di freddo dello scorso secolo. Le temperature estremamente basse si misurano con l’aiuto dell’innevamento al suolo che, complice l’effetto albedo, consente repentini raffreddamenti notturni con la colonnina di mercurio capace di spingersi notevolmente in basso. Nella scorsa notte le temperature hanno avvicinato la soglia dei -20°C in qualche località pianeggiante del Piemonte (-19.7°C il picco più basso a Villanova Solaro), valori non molto distanti da quelli raggiunti durante le ondate di gelo storico. Tra Torino e Cuneo altri valori glaciali si sono misurati a Carmagnola e Levaldigi, entrambe a -18°C, ad Asti San Damiano minima di -17.5°C, a Mondovì -16.5°C, a Vercelli -15.5°C, a Novara -14.4°C.
In Lombardia la punta termica più bassa, con ben -16.5°C, si è misurata all’Aeroporto della Malpensa. Altre località sempre nella zona compresa tra Milano, Novara e Varese, hanno raggiunto valori attorno ai -13/-14°C. Minime sotto i -10°C si sono registrati anche in molte altre località di pianura. In montagna primeggia sempre Livigno con -23.8°C. In Valle d’Aosta il grande gelo non ha toccato picchi notevoli, anche per l’assenza di nevicate. Valori sotto i -20°C si sono raggiunti solo a quote prossime o superiori ai 2000 metri, ma non si tratta di temperature così eclatanti. D’altra parte si sa che l’aria di origine continentale russa è freddissima nei bassi strati, relativamente meno in quota.
Il freddo continentale continua a flagellare anche la Liguria, dove in molte zone di Genova la temperatura non è stata capace di spingersi oltre gli 0°C, dopo i -2°C della notte. E’ decisamente inusuale per Genova una giornata di ghiaccio col sole. Nell’entroterra ligure punte di gelo notevoli di ben -14°C si sono avute a Sassello, 300 metri di quota, e a Pratorotondo, 1100 metri di quota sul versante marittimo alle spalle di Varazze, mentre ai 1800 metri del Monte Bue si sono sfiorati i -18°C. Aria relativamente più temperata nel Ponente Ligure: i 4.9°C di Sanremo Portosole sono la temperatura più alta registrata oggi in tutta la Liguria. Molta neve è presente un po’ su tutto l’arco montano regionale, ribaltando una situazione di siccità che si protraeva da mesi.
Il Triveneto è stato in grandissima parte saltato dalle precipitazioni nevose in questi giorni, ma ciò non ha impedito a talune località sia di montagna che di pianura di raggiungere valori considerevoli, per quanto non eccezionali. In Veneto la località più fredda è risultata Marcesina che ha toccato stamane -25.3°C, seguita dalla Marmolada con -23.7°C, da Misurina con -21.3°C e dal Passo Pordoi con -21.2°C. Notevoli i -20.6°C di Asiago a quota 1000 metri, nel Cansiglio raggiunti -19.4°C a Valmenera. In pianura si segnala Villafranca Veronese che scende a -9.4°C, ma anche Vicenza che raggiunge -9.9°C. Il gelo avvolge anche Venezia che tocca -4.2°C, sufficienti per far ghiacciare tratti della Laguna, così come si è ulteriormente rinvigorito il ghiaccio nella Laguna di Grado.
In Emilia Romagna, anche qui per l’effetto albedo, le temperature minime sono risultate in qualche caso bassissime con picchi di -15°C a Piacenza, ma anche inferiori in alcune zone di Parma. Si sono ghiacciati anche alcuni tratti superficiali del fiume Po. Nel corso della giornata è ripreso però a nevicare con insistenza, dapprima in Romagna e sul Bolognese, ma ora la neve si è estesa a buona parte del territorio pianeggiante emiliano, fino ai settori occidentali. Da notare che la bufera di neve coinvolge con forza anche il litorale romagnolo, come possiamo apprezzare in basso dagli scatti fotografici odierni realizzati nella zona di Rimini.
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