Quando nelle stagioni intermedie (primavera o autunno), oppure d’estate un’area di Alta Pressione raggiunge un’area “continentale”, ovvero dal clima non influenzato dal mare, il suolo, sottoposto ad una forte e persistente radiazione solare, si riscalda giorno, dopo giorno, specie quando gli strati medi e superiori dell’atmosfera contengono un basso tasso di umidità.
L’umidità presente nell’atmosfera regola la temperatura, attenua gli estremi termici, così che nei deserti, per esempio, dove l’umidità è molto bassa, si hanno forti escursioni termiche tra giorno e notte. In parole semplici, la notte è fredda, il giorno è caldo, e le differenze di temperatura tra il valore minimo e quello massimo, possono superare i 20/30°C.
Riprendendo il concetto che vede l’umidità atmosferica elevata come un relativo “termoregolatore” delle escursioni termiche, rammentiamo che a parità di latitudine, le zone delle grandi foreste hanno scarse differenze di temperatura tra notte e giorno, anche se qui vi sono anche altre condizioni a favorire questa situazione, come folta vegetazione, precipitazioni frequenti e soprattutto evaporazione dell’acqua presente in abbondanza.
Ma per analizzare meglio il concetto, soffermiamoci sulla situazione che sta interessando l’Italia:
nel bacino centrale del Mar Mediterraneo è presente una cupola anticiclonica che alle quote medio basse, medie e superiori, presenta un basso tasso di umidità. Lo si vede dai dati rilevati dalle stazioni meteo al suolo, dall’assenza di nebbie nelle terre emerse, dai radiosondaggi.
L’aria asciutta, come detto prima, accentua gli effetti della radiazione solare, se poi a questo sommiamo l’effetto di compressione dell’aria che viene esercitato dalle Alte Pressione (è alta pressione perché l’aria pesa più della bassa) che determina un riscaldamento, e magari anche un modesto vento di caduta dai monti, ecco che otteniamo la somma di condizioni meteorologiche estreme e si realizza una situazione di caldo record.
Probabilmente le alte temperature di ieri registrate sulle regioni nord occidentali italiane, non derivano dal Global Warming, anche se tutto ciò che è calore è in tema a questo argomento, ma sono state provocate da una concentrazione di eventi che in passato erano meno frequenti, in particolare, gli anticicloni asciutti di matrice nord africana.
L’Alta Pressione delle Azzorre ha una struttura della colonna d’aria differente rispetto alle alte pressioni africane, così che quando veniva il clima era meno estremo, sia d’estate che nelle stagioni intermedie.
Ma il lettore che vive a Venezia e nel resto della Penisola, mi chiede, come mai da noi non vi sono eccessi di caldo?
Orbene, il Mare Mediterraneo sta uscendo da una seconda parte d’inverno fredda, così che la sua azione mitigatrice attenua gli effetti dell’Alta Pressione africana e specie le località costiere interessate dalle sue brezze, hanno temperature miti, ma non calde, anzi, in talune, i venti caldi che spirano in mare, hanno portato nubi basse e persino nebbie, ma questo è stato già discusso sul giornale.
Concludiamo con le temperature registrate ieri dove si evidenziano gli estremi di caldo all’aeroporto della Malpensa (Lombardia nord-occidentale), a Piacenza, a Bolzano, Milano Linate e Torino Caselle, con relative forti escursioni termiche diurne, e al contrario i valori addirittura sotto media del settore ligure marittimo.
S. VALENTINO ALLA MUTA 3 13,8
BOLZANO 4,4 26,8
PASSO ROLLE 3,8 9,4
MONTE PAGANELLA 4,7 8,2
DOBBIACO 0,8 14,4
AVIANO 5 18,4
TARVISIO 3 13,4
PIAN ROSA -4 -2,8
TORINO CASELLE 5,5 24,9
TORINO BRIC CROCE 14,2 21,4
MILANO MALPENSA 3 28,8
MILANO LINATE 8,6 26,9
BERGAMO 7,2 25
BRESCIA 3,7 24,4
PIACENZA 3,4 27,6
BOLOGNA 7,5 24,2
RONCHI DEI LEGIONARI 1,9 16,9
VERONA VILLAFRANCA 4,6 21,6
VICENZA 3 20,6
TREVISO 4,8 20,6
ISTRANA 5 20,8
VENEZIA 5 16,7
TRIESTE 7 14
GENOVA 11,5 13,8
PASSO DELLA CISA 6,2 11,2
MONTE CIMONE 5,2 9
FORLI 5,4 24,6
MARINA DI RAVENNA 7,6 17,8
CERVIA 4 21
RIMINI 5 20,2
CAPO MELE 11 13,2
PISA 10 15
MONTE ARGENTARIO 10 16,2
FIRENZE 9,1 16,3
AREZZO 1,8 18,6
RADICOFANI 9,6 17,4
FRONTONE 11,8 19,6
ANCONA FALCONARA 5,4 21,2
GROSSETO 2,8 19,6
CIVITAVECCHIA 7,8 16,4
ROMA 5 17,6
VIGNA DI VALLE 7 18,6
GUIDONIA 5 21
FROSINONE 4,6 15,6
LATINA 6,6 18,2
ROMA URBE 1,2 18,6
VITERBO 4,2 19,3
MONTE TERMINILLO 5,4 9,2
PESCARA 3,8 23
TERMOLI 12,6 19,2
ROMA FIUMICINO 1,4 15,9
PRATICA DI MARE 4,8 17
CAMPOBASSO 7,4 18,4
GRAZZANISE 11 16,2
MONTE SANT’ANGELO 11,6 17,6
FOGGIA AMENDOLA 5,6 23,2
TREVICO 6,8 11,4
BARI 6 18,8
PONZA 9,8 14,4
NAPOLI 8,5 16,7
CAPRI ISLAND 10 19,2
CAPO PALINURO 9,8 16,2
BRINDISI 7,8 17,4
MARINA DI GINOSA 7 18
MONTE SCURO 5 12
SANTA MARIA DI LEUCA 12,4 19
LECCE 1 21
GIOIA DEL COLLE 5 21
REGGIO CALABRIA 11,7 19,7
LAMEZIA TERME 9,2 15,2
USTICA 9,8 17,4
PALERMO PUNTA RAISI 9,4 17,4
PALERMO BOCCADIFALCO 10,4 18
MESSINA 12,2 19,6
TRAPANI 7,6 19,4
PRIZZI N.D. N.D.
ENNA 9,8 16,2
GELA 11,6 17,6
CATANIA SIGONELLA 4,4 20,2
CATANIA FONTANAROSSA 4,5 19,5
PANTELLERIA 11,2 17,2
COZZO SPADARO 10 19
LAMPEDUSA 9,2 17,5
ALGHERO 1,9 19,7
CAPO CACCIA 10,6 17,2
OLBIA 2 17,8
CAPO FRASCA 6,4 15
DECIMOMANNU 4 19,4
CAPO BELLAVISTA 12 16,2
CAGLIARI 5,2 18,2
CAPO CARBONARA 10,6 17,4
Fonte dati termici AM.