Il vortice ciclonico, ora sull’Europa carpatico-danubiana, continua a sospingere correnti fresche settentrionali sulla nostra Penisola, con effetti un po’ su tutte le regioni. L’interessamento del sistema frontale è stato maggiore lungo i versanti adriatici e tuttora formazioni temporalesche (fase instabile post-frontale) seguitano a formarsi sulle regioni del medio adriatico, specie in mare aperto a ridosso della costa marchigiana. La perturbazione si è portata al momento, attenuata, fin sul Sud con condizioni di variabilità ma fenomeni piuttosto scarsi e localizzato.
Vento e fresco hanno conquistato l’intero Paese: non a caso, questa mattina, le temperature minime sono radicalmente crollate su molte zone di pianura (non solo valli o montagne) interne del Centro-Nord, specie laddove il raffreddamento è stato ulteriormente esaltato dalla serenità del cielo e dall’attenuazione del vento. Valori significativi ad una cifra in Toscana (Arezzo +7,2°C e Firenze +9,5°C), ma anche su diversi avvallamenti dell’entroterra ligure.
Temperature mattutine molto frizzanti anche lungo le pianure del Nord-Ovest, quelle interessate dal foehn che, per l’effetto di caduta dall’Arco Alpino, aveva mascherato le sue caratteristiche limitando inizialmente, nella giornata di ieri, il calo termico. La vera faccia dell’aria trasportata dai venti di favonio è così venuta fuori una volta che il vento si è attenuato, con temperature scese in Val Padana su valori prossimi ai 10 gradi o localmente inferiori (peraltro molto vicini ai record validi per agosto): tra le località più fredde segnaliamo Novara con +5,6°C e Milano Malpensa con +8,2°C.
Il miglioramento meteo sul Centro-Nord trova un’eccezione nelle zone alpine più settentrionali, specie sui settori confinali delle Alpi Retiche in Alto Adige: in queste zone l’effetto stau (addossamento delle correnti settentrionali) sta favorendo ulteriori nevicate che, nelle ultime ore, hanno sfondato persino su quote attorno ai 1500 metri. Freddo quasi invernale in montagna, qui si è sentito maggiormente il brusco cambio stagionale: l’estate sembra aver consegnato le chiavi alla stagione rigida, ma è solo una parentesi momentanea derivante da una sfuriata artica che presto si andrà a tamponare.