Siamo reduci sull’Italia da un mese di Aprile che è stato definito “silenziosamente caldo”, principalmente per il fatto che, seppure in assenza di nuovi record mensili di temperatura (se si esclude il caso della stazione meteo montana di Dobbiaco), l’anomalia termica positiva è stata abbastanza significativa rispetto agli ultimi mesi sostanzialmente più vicini alla norma. D’altronde, lo scarto rispetto alla media, a livello nazionale, è stato pari a +1,33°C, un dato che conferisce a questo Aprile 2010 la palma di 17° mese più caldo da quando vengono effettuate le primissime rilevazioni dell’800. Il grosso dell’anomalia è stato prodotto dalle regioni settentrionali, che hanno risentito di anomalie fino a circa +2°C rispetto alla media. Gli scarti d’anomalia decrescono andando verso il Sud, zona che ha risentito in maniera minore del forte riscaldamento di fine mese.
La terza decade ha infatti contribuito nettamente a rendere il mese di Aprile moderatamente caldo, dopo una fase iniziale del mese sostanzialmente normale. Negli ultimi dieci giorni del mese le temperature sono state infatti in media di 3 gradi oltre i valori tipici del periodo, con picchi d’anomalia maggiori al Nord ed in particolar modo sul Triveneto, ove le massime sono risultate anomale di circa +4,5°C. Come possiamo osservare nelle due mappe in basso, i valori massimi hanno contribuito maggiormente all’anomalia di caldo rispetto a quelli minime, poiché il periodo di temperature sopramedia ha visto una prevalenza schiacciante del soleggiamento.