Nelle ultime ore la natura si è scatenata in Sicilia. La perturbazione arrivata nelle prime ore del pomeriggio di ieri ha letteralmente coperto la Sicilia da ovest ad est di una quantità di acqua impressionante: nelle zone della costa ionica messinese si stima siano caduti oltre 300 mm di pioggia in sei ore!
Il presidente dell’ordine dei Geologi della Sicilia, Gian Vito Graziano, ha parlato di “tragedia annunciata, anzi che si preannunciava ogni anno. E questa volta purtroppo è accaduto”.
I danni sono incalcolabili. Vigneti e agrumenti distrutti, intere strade rese impraticabili o cancellate da frane, interi quartieri sommersi dal fango, purtroppo vittime umane.
Palermo in ginocchio per un nubifragio dalle proporzioni bibliche che ha flagellato il capoluogo nel pomeriggio di ieri.
Dal punto di vista strettamente tecnico il tutto ha preso vita da un sistema perturbato proveniente dalle Baleari che nella sua marcia verso la Sicilia ha preso energia dal mare ancora caldo fino a trasformarsi in un intenso TLC (Tropical Like Cyclone) che ha attraversato tutta la regione fino a colpire in maniera intensa la zona del messinese.
Secondo i dati del SIAS ieri la località più piovosa dell’Isola è stata Fiumedinisi con 159 mm, seguita da Erice con 74. Secondo i dati del servizio meteorologico nazionale all’aeroporto di Palermo Punta Raisi tra ieri mattina e stamane sarebbero caduti ben 217 mm, a Trapani 67, a Prizzi 69, a Pantelleria 46 ieri in 12 ore, a Cozzo Spadaro e a Messina città rispettivamente 49 e 71 mm durante l’ultima notte.
E’ anche rilevante che diverse località siciliane abbiano visto sempre pioggia negli ultimi 11 giorni, o che abbiamo al massimo avuto due o tre giorni privi di precipitazione, in un contesto quindi frequentemente perturbato non in linea con la climatologia “normale” di settembre e inizio ottobre.
Ma la notizia nefasta è l’enorme sacrificio di vittime umane dovuto alla furia della natura e alla scelleratezza dell’uomo che ancora una volta evidenzia una politica del territorio scellerata.
Si ricorda infatti che proprio Giampilieri era stata vittima di un’altra alluvione il 25 ottobre 2007, quando un’enorme colata di fango aveva invaso le vie cittadine causando danni per 500 milioni di euro, ma, in quell’occasione, nessuna vittima.