Le inversioni termiche sono entrate ormai in piena azione con l’anticiclone che gode di ottima salute, anche se l’efficace soleggiamento riesce a porre un limite alle formazioni delle nebbie perlomeno in forma estesa, soprattutto nelle vaste pianure come la Val Padana. Le correnti miti, trascinate dall’alta pressione, scorrono soprattutto in quota, mentre al suolo restano intrappolate e immobili le masse d’aria più fresche ed umide.
In questo modo ci si trova di fronte a situazioni eccezionalmente atipiche, con tepore di tutto rilievo in montagna (picchi termici diurni di oltre 15 gradi su molte località di bassa montagna), mentre sulle valli non mancano invece le gelate con brusche escursioni di temperatura. L’inversione risulta poi particolarmente accentuate in alcuni bacini marittimi, ancora freschi, dove si formano facilmente nebbie e nubi basse, che poi sconfinano verso la costa.
In Liguria si risente maggiormente di questa coltre di nubi proveniente dal mare: davvero spettacolare l’osservazione dall’alto, esattamente dal Monte Fasce, in questa panoramica che dovrebbe mostrare la città ed invece ci mostra il sottostante tappeto di nubi
L’aumento dell’umidità indotto dall’alta pressione, in fase culminante, si fa sentire anche in Sardegna. Nelle prime ore del giorno il cielo non è rimasto così sereno come negli scorsi giorni e vi è stato spazio per nebbie e nubi basse, in parziale dissolvimento durante le ore centrali. Le riduzioni di visibilità hanno interessato eccezionalmente anche Sassari per buona parte del mattino, oltre alle principali vallate (Chilivani su tutte, vicino Ozieri) dove la frequenza della nebbia, spesso associata al gelo, è ben maggiore.