In questi giorni abbiamo più volte ribadito come l’Inverno, quello vero, si tenga decisamente lontano: la colpa è di un roccioso anticiclone di blocco che, in questo frangente, ha abbracciato anche il nostro Paese. Non s’intravedono all’orizzonte delle svolte in tal senso e probabilmente anche la seconda parte del mese trascorrerà senza significative avvezioni d’aria fredda. Dando uno sguardo alle temperature minime registrate al primo mattino odierno, emerge tuttavia un quadro termico piuttosto rigido con le prime diffuse gelate anche a bassa quota non solo al Settentrione, ma anche sul Centro Italia.
Tra i valori più bassi, segnaliamo i -2.2°C di Milano Malpensa, seguiti da Arezzo con -1.8°C, Bolzano con -1.5°C, Ronchi dei Legionari con -1.2°C e Brescia Ghedi con -1.1°C. Le gelate hanno interessato anche i fondivalle alpini, tanto che si sono registrate temperature spesso inferiori a quelle delle vette più alte in quota. Basti pensare che ai 3500 metri di quota del Pian Rosa la temperatura minima non è scesa al di sotto dei -3.8°C. Siamo quindi in presenza di una situazione contrassegnata da evidente inversione termica, con uno strato freddo alle basse quote sovrastato da masse d’aria ben più miti, associate alla bolla anticiclonica che ha preso possesso di parte della scena euro-mediterranea. Il ristagno d’aria sta anche contribuendo ad accentuare le formazioni nebbiose in Val Padana.
In sostanza, le temperature sono scese in picchiata per effetto del contingente dominio anticiclonico: la serenità del cielo e la calma di vento sono infatti due fattori che esaltano non poco la dispersione del calore dal suolo e le ampie escursioni di temperatura fra giorno e notte. Non si può poi certo negare il contributo decisivo apportato dal fluire d’aria moderatamente fredda di matrice balcanica, giunta sull’Italia per effetto della contrapposizione fra i massimi barici, a nord delle Alpi, e la residua circolazione ciclonica tra l’Egeo ed il Mar Libico. Gli abbassamenti di temperatura nelle ore notturne sono quindi connessi al consolidamento del dominio anticiclonico: in questo quadro meteo quasi invernale hanno fatto eccezione le Isole Maggiori, specie le aree esposte al vento, per effetto dell’afflusso di una circolazione d’aria più mite ed umida.