L’irruzione sul Mediterraneo nord-occidentale di una profonda saccatura nord-atlantica, ha determinato la formazione di un minimo di pressione che si è andato allargandosi, in successivo isolamento a goccia fredda, tra le Baleari e la Sardegna. Ad un primo impulso frontale che ha riguardato soprattutto la Liguria e la Toscana, se ne sono succeduti altri, e in particolare un esteso fronte caldo, originato dalla circolazione sciroccale che ha risalito il Mar Adriatico, si è addossato al settore alpino italiano (vedere mappa allegata).
Il sollevamento forzato dell’aria umidificata al contatto col Mediterraneo, una volta raggiunti i primi contrafforti delle Prealpi (effetto stau), è alla causa delle piogge forti e persistenti che dalla giornata di domenica interessano le montagne venete.
Gli accumuli di pioggia hanno in qualche caso superato i 500 mm nell’arco di poco più di 48 ore e la situazione risulta aggravata dal fatto che la quota neve, come è comune durante le avvezioni sciroccali, sia particolarmente elevata (in genere attorno ai 2500 metri).
La pioggia scesa copiosa in montagna, unita allo scioglimento delle nevi precedentemente cadute, ha fatto ingrossare gradatamente, ma piuttosto rapidamente, i fiumi che si buttano sull’Adriatico attraversando la Pianura Veneta, allagando vasti tratti di pianura soprattutto nel vicentino, ma anche tratti nel padovano, nel veronese e nel trevigiano.
E’ di ieri l’esondazione del Bacchiglione a Vicenza, e la situazione nella città berica risulta ancor oggi critica, con varie parti della città sempre sott’acqua. Sempre ieri varie inondazioni hanno interessato parti della pianura veronese, mentre oggi l’emergenza si è estesa anche al padovano e al trevigiano. A lungo chiuse al traffico anche varie parti dell’autostrada A4.
Attualmente il vertice nazionale della Protezione Civile, presieduto da Bertolaso, è in Veneto per valutare la situazione di grande criticità, ma nel frattempo si segnala almeno la nota positiva della drastica riduzione dell’intensità della pioggia, se non in alcuni punti la sua completa cessazione.
Di seguito riportiamo i dati complessivi delle piogge in Veneto nelle giornate del 31 ottobre e 1 novembre (fonte ARPAV):
settore prealpino
Cansiglio 415.6 mm
Turcati Recoaro 415.6 mm
Passo Xomo Posina 408.8 mm
Rifugio la Guardia (Recoaro) 403.6 mm
Valli del Pasubio 394.4 mm
Feltre 303.2 mm
settore collinare – alta pianura
Valdobbiadene 258.2 mm
Bassano del Grappa 212 mm
Conegliano Veneto 145.4 mm
Vittorio Veneto 244 mm
Vicenza 92.4 mm
settore pianura
Treviso 67.6 mm
Villafranca (AM) 52 mm
Padova 28.6 mm