Quando un nocciolo di aria fredda scava una depressione tra le coste algero-tunisine e il mare Mediterraneo nei primi mesi autunnali, per il sud Italia è tempo di alluvione. Ecco quello che avviene in queste ore nel cuore del Mare Nostrum.
Nel suo pellegrinare continuo la depressione che fino a quattro giorni fa sostava sui cieli francesi, è stata costretta dall’avanzare verso est dell’azzoriano a scendere di latitudine fino ad arrivare, rinvigorendosi, sull’entroterra africano. Ed Ecco che si scatena l’inferno.
Accumuli da paura specie nella parte occidentale dell’Isola: 221 mm a Pantelleria, 207 a Lampedusa (media annuale di 319 mm!), ma un po’ ovunque accumuli di poco inferiori ai 100 mm. Spicca la città di Palermo per molte ore sotto un continuo nubifragio dal pomeriggio di ieri 23 settembre. Spiccano inoltre alcune zone del catanese che da inizio mese hanno accumulato oltre 400 mm di pioggia.
La conseguenza di queste piogge eccezionali sono le strade interrotte da frane, il tratto ferroviario Catania-Messina interrotto in più punti, i collegamenti con le Isole minori assicurati solo attraverso gli elicotteri.
Infondate le voci che nell’ultima notte si erano sparse a Corleone, che annunciavano l’arrivano di una imminente tromba d’aria che doveva colpire la cittadina del palermitano, con ovvio panico per tutta la popolazione.
I vigili del fuoco hanno avuto il loro da fare in tutta la provincia di Palermo e in quella di Trapani per continue chiamate per allagamenti e frane, che in alcuni casi hanno messo a repentaglio le comunicazioni con alcuni paesini dell’entroterra.
In effetti una rapida occhiata alle immagini del satellite di ieri pomeriggio davano immediata contezza del groppo nuvoloso che si arricciava attorno al minimo sulle coste algero-tunisine e che andava ad impattare sulla parte occidentale dell’Isola, il tutto condito da un fortissimo vento da SE che rendeva ancora più pericolosa la situzione.
La forte depressione in queste ore è in lento cammino in direzione est e va leggermente perdendo forza non prima di aver dato la razione di precipitazioni alla parte orientale dell’Isola e si stima anche alla Calabria ionica. Insomma, brutte notizie anche per la vendemmia in corso.