Il Piemonte e l’ovest Lombardia, alcune valli liguri esposte alla Valle Padana, parte dell’Emilia, al soffiare dei venti che vengono da ovest, restano protetti dalle alte montagne: l’aria fredda ristagna ancora nella pianura, il tempo non peggiora, ed oggi non è neppure soleggiato e limpido come quando soffia il foehn.
Stamattina c’è nebbia sulla Val Padana, dal torinese sino al parmense. I venti occidentali non hanno tolto il gelo notturno, e le temperature della notte sono scese diffusamente sotto gli 0°C, con punte sino a -4°C.
Da queste parti fa più freddo che nella gelida Baviera, e l’altro ieri si sono veduti anche cadere fiocchi di neve.
E’ una situazione attribuibile alla scarsa ventilazione che caratterizza questa regione, così che il freddo rimane nei bassi strati dell’atmosfera, sopra i quali scorre aria più mite.
Non dovrà stupire la presenza di temperature molto più miti in collina rispetto alla pianura. Sui colli giunge l’aria più mite che viene dall’Atlantico, l’aria fredda dell’irraggiamento notturno sfugge per natura verso le bassure, dove si conserva gelosamente sino alla primavera.
Il clima della Val Padana centro occidentale ha delle peculiarità uniche in Europa: è influenzato dalla presenza di monti su tre lati, mentre ad est ha un mare poco profondo che d’inverno è freddo.
L’aria fredda che rimane ancora oggi su questa regione, potrebbe rinnovare le ottime possibilità di neve tra domenica e lunedì, quando transiterà un’intensa perturbazione atlantica.
Il fronte perturbato sarà preceduto da aria mite che non scalzerà il freddo, mentre la sua parte più attiva porterà basse temperature in quota proprio al culmine delle maggiori precipitazioni.
Insomma, domenica pomeriggio ed in serata, potrebbe cadere la neve sul varesotto, il biellese, il torinese, il cuneese, il comasco, il milanese occidentale.
Tal previsione sarà da confermare, tuttavia, in teoria, starebbero per realizzarsi condizioni meteorologiche ideali per questo fenomeno.