NEVICA SULL’ENTROTERRA ABRUZZESE – La nuova perturbazione, giunta dalla Francia, si è spinta verso levante, accompagnando il minimo barico associato sulle regioni centrali italiane. Si è così avuto un peggioramento ulteriore sull’Abruzzo nella scorsa notte che, complice l’aria più fredda in quota, ha favorito nevicate a quote leggermente inferiori ai 1000 metri. Sono state così imbiancate le maggiori località di bassa montagna dell’aquilano, specie tra Majella, Marsica ed Alto Sangro laddove le precipitazioni sono risultate più copiose. In alto apprezziamo il paesaggio di Villetta Barrea, appena sotto i 1000 metri di quota. Il manto bianco è ben più abbondante a quote superiori, tanto che molti animali tendono a scendere a valle in cerca di cibo
ULTERIORE RAFFREDDAMENTO VENERDI’ – Il graduale spostamento del vortice perturbato sul Mar Ionio contribuirà a richiamare masse d’aria fredde da nord-est verso l’Adriatico. Questo sarà causa di un peggioramento ancor più marcato sull’Abruzzo nelle prossime 24-36 ore, con forti precipitazioni che sui rilievi risulteranno esaltate dall’effetto stau, cioè dall’impatto delle correnti da N/NE verso i contrafforti montuosi. Le termiche subiranno un abbassamento di alcuni gradi, tanto che ci attendiamo l’ingresso di isoterme ad 850 hPa di -2/-4°C con zero termico che scenderà fino attorno agli 800 metri. Ciò significa che le nevicate si spingeranno fino a quote localmente di bassa collina. Anche l’Aquila sarà ben imbiancata.