Nel titolo ho voluto imprimere la data di ieri perché l’argomento che tratterò in questa pagina parla di un evento di straordinaria bellezza: la nebbia congelantesi con neve al suolo.
Evento inusuale? No di certo. La pianura è spesso sotto il regime di nebbie/inversioni termiche, però quando capita con la neve al suolo per un nivofilo si tratta del “top dei top”. Una situazione simile era già capitata tra il 17 e il 21 gennaio 2006 con le stesse modalità: “nevicata perfetta” il 17 e poi inversione termica, nebbia e ghiaccio nei giorni successivi.
Un mese fa circa, il 9 dicembre, ho scritto un articolo che trattava di una giornata di ghiaccio registrata da alcune località del Basso Veneto. Nella giornata di ieri invece la giornata di ghiaccio è stata registrata da località sparse in tutta la Pianura Veneta.
La fase cruciale della giornata di ghiaccio si è giocata nelle ore centrali della giornata, in quel momento infatti la nebbia per molte località era ancora alta e sembrava in parziale dissolvimento. In questo contesto, per pochi decimi di grado, non hanno registrato la giornata di ghiaccio molte stazioni posizionate nella parte più continentale della pianura, cito i casi più eclatanti: a Bovolenta, Are di Pescantina e Urbana la massima è stata di 0.1°.
Nel primo pomeriggio, anche nelle località dove i termometri sono saliti poco sopra dello zero, le temperature sono tornate di segno negativo.
Nell’ambito di un regime di inversione termica sono più che mai utili le stazioni posizionate sui Colli Euganei, colli al centro della pianura, per capire quanto il fenomeno sia potente. Sulla cima del Monte Grande, a 450m di quota, la massima è stata di 9.6°, -0.1° la massima di Teolo a 160 m. Pochi decimi sopra dello 0° la massima nelle altre stazioni, compresa quella di Faedo posizionata a 247 m ma colpita dal fenomeno della nebbia alta per buona parte del giorno.
Il cielo sereno di stamattina sta regalando alla vista di tutti un panorama incredibile con colli innevati fino ad un’altezza di poco superiore ai 300m, cime al contrario spoglie di neve: potere dell’inversione termica di ieri ovviamente.
Le deboli correnti da SW, usuali nelle giornate nebbiose, hanno reso continentale il clima di alcune località costiere e del primo entroterra, solitamente molto meno colpite dal ghiaccio rispetto alle località della restante pianura. Ecco che le stazioni meteo di Salzano, Rosolina, Rosolina Po di Tramontana e Pradon Porto Tolle hanno registrato una giornata di ghiaccio. Anche Chioggia località Sant’Anna ha avuto la sua giornata di gloria, mentre l’altra stazione presente nel territorio comunale, cioè quella di Chioggia sulla laguna è capitolata a mezzora dalla mezzanotte, perché?
Ieri nella tarda serata il vento da SW è girato a bora, pescando perciò aria dal più mite adriatico: Chioggia alle 23:15 aveva una temperatura di -1.8°, alle 23:30 +2.2°. Stessa sorte è toccata ad altre stazioni posizionate sulla costa. Nelle altre zone di pianura lo strato di inversione fredda ha retto per qualche ora, mettendo in cassaforte la giornata di ghiaccio. La nebbia è stata comunque spazzata dal vento ed i cieli si sono rasserenati. Nelle ore successive alla mezzanotte però il rialzo termico si è fatto sentire anche in queste zone.
Da mettere in rilievo pure l’escursione termica molto bassa, in molte località ha faticato a superare i 2°.