I due principali metodi di computo delle temperature terrestri rilevate via satellite, il software di analisi dell’Università dell’Alabama, di Huntsville (UAH), ed il dataset di temperature RSS (Remote Sening System), hanno avvicinato i loro risultati, grazie ad un riesame del software utilizzato dall’Università.
In pratica, i due software usavano un differente approccio per il ricalcolo di questo afflusso di dati termometrici che avviene ogni giorno via satellite.
L’Università dell’Alabama ha quindi aggiornato il software, correggendolo, e adesso risulta che, stando ai nuovi dati UAH, esiste un trend di riscaldamento atmosferico pari a +0,114°C per decennio (da Dicembre 1979 a Marzo 2015).
Questo nuovo trend si avvicina moltissimo a quello misurato via RSS, che è pari a +0,112°C, mentre il trend misurato col vecchio software era pari a +0,140°C, e differiva quindi di parecchio.
Il nuovo sistema di rilevazione (UAH 6.0), mostra un rapido incremento termico nella prima parte del set di dati, e successivamente un riscaldamento molto debole, sempre in accordo con i dati RSS.
I satelliti misurano l’intensità delle emissioni di microonde per determinate lunghezze d’onda; il nuovo sistema di calcolo UAH ha migliorato sensibilmente la risoluzione spaziale delle temperature, e sono emerse quindi notevoli differenze regionali tra il nuovo ed il vecchio sistema di calcolo, riguardanti i trend di temperatura.
Nell’immagine successiva, da reportingclimatescience.com, vengono mostrate i differenti trend di comportamento delle temperature, ovvero i differenti incrementi termici da zona a zona.
Ad esempio, l’Europa Centro Orientale è una delle zone che si sta maggiormente riscaldando; al contrario la Groenlandia sembra sia in fase di raffreddamento.