Gli eventi meteorologici più rilevanti sono stati le grandinate, i nubifragi, le tempeste di fulmini.
In Spagna si sono avute situazioni di maltempo estremo in diverse province, ma se i temporali di maggio sono stati individuati come il frutto di una normale fluttuazione climatica, le tempeste di giugno preoccupano gli scienziati.
Lo scorso fine settimana, ma anche nella giornata di lunedì, in varie regioni, specie della Spagna orientale, si sono verificate situazioni di grave maltempo, in particolare nelle province di Alicante, Valencia, Siviglia, Cordoba, Almeria, Malaga, Murcia, Tortosa. Grave maltempo qualche giorno fa nelle province ad ovest di Madrid, in alcune del Portogallo.
Ma cosa è accaduto?
L’attività temporalesca termo-convettiva ormai ricorrente è favorita da masse d’aria fredda che nella media atmosfera raggiungono i cieli della Penisola Iberica. Ogni giorno, enormi nubi cumuliformi si elevano anche a quote superiori ai 12.000 metri e generano temporali difficilmente prevedibili.
Diverse sono state le supercelle individuate dai Servizi Meteorologici locali, e talune hanno generato anche delle trombe d’aria, toccando anche la periferia tranquilla di Madrid. In talune circostanze le trombe d’aria hanno percorso anche 10 km, come quella di una settimana fa che si è sviluppata nella provincia di Salamanca.
Ma dalla Spagna sono giunte le più terrificanti notizie di grandinate di questa estate. I primi eventi si sono avuti agli inizi di maggio nelle province del Sud, con danni persino alle abitazioni (tetti crollati sotto il peso del ghiaccio).
In alcuni centri urbani le strade sono state liberate dalla grandine con l’ausilio delle ruspe.
Ma le grandinate nelle ultime settimana si sono fatte più disastrose, con chicchi grossi anche 50 mm che hanno bombardato aree densamente coltivate.
Il maltempo ricorrente preoccupa.
Il direttore del Centro di Studi Ambientali del Mediterraneo (Ceam), Millán Millán Muñoz, ha dichiarato (fonte www.laverdad.es) che all’origine delle tempeste che hanno interessato questi giorni la costa orientale della Spagna, coinvolgendo anche grossi centri urbani (punte di 60 mm in 30 minuti), sono da attribuire ai cambiamenti climatici, ovvero ad anomalie nella circolazione atmosferica europea che determina eventi estremi, come le improvvise e anomale ondate di calore.
Vorrei citare anche la tempesta che ha interessato domenica mattina la Costa Azzurra, un evento fuori norma (60 mm di pioggia registrati su un vastissimo territorio in meno di un’ora), così anche i nubifragi della Corsica del Nord.
Ma il report degli eventi estremi che abbiamo appena compilato in questi giorni supera ogni immaginazione.
Eventi estremi si segnalano su vasta scala, come le tardive nevicate nell’estremo nord della Russia, le ondate di calore e siccità in Siberia, le alluvioni nei Caraibi, le super grandinate in Messico, USA, Canada e Russia meridionale. I nubifragi di inusuale violenza attorno a Sidney
L’elenco degli eventi estremi è un bollettino di guerra.