Il 2016 si avvia a battere ogni record, diventando probabilmente il più caldo di sempre con circa 1,3°C oltre la temperatura media in epoca preindustriale. Ciò significherebbe avvicinarsi pericolosamente al limite globale di 1,5°C come deciso nell’ultima conferenza sul clima tenutasi a Parigi. Se questo limite venisse superato, la Terra subirebbe gravissime conseguenze.
“Il riscaldamento globale non rallenta”, ha dichiarato Gavin Schmidt, climatologo presso l’Istituto Goddard del centro di ricerca per gli Studi Spaziali (NASA). Schmidt fa notare che anche se le emissioni di CO2 dovessero scendere improvvisamente a zero, i cambiamenti climatici in atto proseguirebbero comunque per secoli. Sempre secondo Schmidt, la chiave di volta sta nel rallentare il cambiamento climatico in modo da renderlo “indolore” o comunque impercettibile. “Credo che l’obiettivo a lungo termine, ovvero il contenimento entro 1,5°C, non sia raggiungibile”, ha proseguito Schmidt.
A detta del climatologo americano se riuscissimo a contenere il riscaldamento globale tra 1,5 e 2°C la temperatura media del prossimo secolo sarebbe comunque di circa 3°C più alta rispetto a quella attuale.
Ma quali saranno gli effetti più eclatanti? Beh, sicuramente l’innalzamento del livello di mari e oceani. Anche lo scenario più ottimistico prevede che entro il 2100 vi sarà un sollevamento compreso tra 60 e 90 cm. In tal modo circa quattro milioni di persone avrebbero bisogno di spostarsi verso l’interno, abbandonando le coste. Il riscaldamento intensificherebbe anche l’acidificazione delle acque nei tropici. Poiché queste zone assorbono circa un terzo di tutta l’anidride carbonica contenuta nell’atmosfera, l’acqua si riscalda e diventa acida. Se il cambiamento climatico non dovesse rallentare, quasi tutti gli habitat delle barriere coralline potrebbero andare distrutti.
Andiamo al clima. El Nino di quest’anno sarebbe un indizio concreto di quel che potrebbe accadere in futuro. I disastri naturali, così come super mareggiate, incendi e ondate di calore entro il 2070 saranno molto più gravi. Secondo Schmidt, l’umanità è sull’orlo del precipizio. Possiamo ignorare gli avvertimenti e continuare a inquinare il pianeta, ma arriverà un momento in cui ce ne pentiremo. E forse sarà troppo tardi.
Per ridurre al minimo gli effetti del riscaldamento globale si potrebbero adottare, volendo, soluzione tecnologiche innovative. Qualcosa in grado di garantire un assorbimento delle emissioni di gas serra, così da impedirne l’accumulo in atmosfera.