A dispetto di dati termici incoraggianti, c’è un tratto dell’Antartide che non sta per niente bene. Si tratta dei settori occidentali, laddove sorge il Pine Island ovvero uno dei ghiacciai più grandi del continente. A preoccupare gli scienziati è l’enorme crepa che percorre un ampio tratto del ghiacciaio.
Il fatto anomalo è che la crepa si è formata dall’interno e non sui bordi, laddove le acque oceaniche avrebbero inciso in modo significativo. La fenditura fu osservata per la prima volta nel 2013 e nel 2015 si sono formati i primi grandi iceberg. Secondo i ricercatori dell’Ohio State University l’assottigliamento della calotta deriverebbe da un innalzamento delle temperature oceaniche. La domanda che si pongono non è se avverrà la fusione dell’Antartide occidentale, ma quando accadrà. A quel punto l’innalzamento del livello degli oceani potrebbe avere effetti catastrofici su tantissime città costiere.