Secondo gli esperti la fusione di maggiori quantità di ghiaccio fa sì che gli oceani assorbano e immagazzinino più radiazione solare. Il risultato è un processo di fusione che diventa ancora più intenso.
Per analizzare con precisione ciò che sta accadendo, i ricercatori hanno usato i dati del Spacecraft Defense Meteorological. Le immagini ottenute forniscono le date esatte di inizio e di fine della stagione di scioglimento della neve e della fusione del ghiaccio. Dalla ricerca emergerebbe come la stagione inizia prima e termina più tardi. Si è scoperto che alcune zone, come il Mar di Beaufort e il Mare di Chukchi congelano ogni decennio dai 6 agli 11 giorni dopo.
I ricercatori hanno indicato, tuttavia, che è difficile prevedere una data specifica per le prime fasi del processo di congelamento. Uno dei motivi è che il “tempo autunnale estremamente variabile.” Un’altra fase dello studio ha analizzato i cambiamenti nella quantità di energia solare assorbita dal ghiaccio e dall’oceano. I ricercatori hanno esaminato i cambiamenti di temperatura della superficie del mare e le variazioni di albedo di queste superfici da maggio a ottobre.
E ‘stato osservato che la superficie oceanica assorbe più radiazione solare. E qui il cerchio si chiude, perché, come gli esperti sottolineano, “più è alto il livello di assorbimento, più calore viene immagazzinato e quindi il processo di fusione ha una portata molto superiore”.