Cominciamo ad analizzare il 2004 partendo dalle temperature medie registrate in tutto il Globo. L’anno appena conclusosi, secondo l’istituto americano NCDC, ente facente capo al NOAA, è stato il 4° più caldo in assoluto dal 1880, con una temperatura complessiva superiore di +0.55°C al valore medio calcolato nel periodo 1880-2003, che corrisponde a +13.9°C. Per dovere di cronaca, va detto che l’anno più caldo in assoluto è stato il 1998, con +0.63°C rispetto al valore medio sopra citato, ma è quantomeno allarmante il fatto che il secondo e terzo anno più caldo dopo il 1998 sono stati, rispettivamente, il 2002 e il 2003, con un aumento in entrambi i casi di +0.56°C (valore vicinissimo a quello del 2004). Quindi, tra il 2002 e il 2004, la Terra ha vissuto i tre anni più caldi di sempre dopo il 1998, sempre a partire dal 1880! Dato che fa riflettere…
Ritornando a questo 2004, l’aumento della temperatura media delle superfici marine di tutto il Globo si è attestato ad un modesto +0.41°C, se comparato al ben più notevole aumento termico nei confronti della media avutosi sulle terre emerse, pari a +0.87°C. Infine, va detto che come accade ormai da anni, anche nel 2004 è stato l’Emisfero Nord a risentire di un riscaldamento più sensibile rispetto all’Emisfero Australe (+0.68°C contro +0.40°C), probabilmente proprio per il fatto che in quest’ultimo sono concentrate distese marine più vaste.
Le carta delle anomalie termiche più vistose avutesi nel 2004 nelle varie regioni del Globo (prendendo in esame il periodo Gennaio – Novembre), mostra che si è trattato nella stragrande maggioranza dei casi di aumenti termici rispetto alla norma, a conferma di quanto detto sopra. Le regioni che hanno visto aumenti termici più marcati rispetto alle medie sono quelle Europee, quelle dell’Asia e del Nord America, dove, in tutti i casi, gli aumenti sono stati compresi tra +2° e +4°C. Valori notevolmente al di sopra della norma si sono avuti anche nella punta meridionale del Sud America, in Sud Africa ed in Giappone. Valori termici più bassi della media li ritroviamo soltanto sull’Australia occidentale e nella Siberia centro-settentrionale. Ricordiamo che il confronto, in questo caso, viene fatto con le temperature medie nel periodo 1961-1990. Tra i picchi di caldo più significativi di questo 2004 va citata l’ondata di calore con punte di +45° che per 2 mesi, da inizio febbraio a fine marzo, ha colpito l’Australia Orientale, risultando l’ondata di calore più intensa di sempre. O il caldo eccezionale che ha investito durante l’estate la Spagna ed il Giappone, nel primo caso con punte frequentissime di +39°/+42° tra giugno e luglio, e nel secondo caso col record registrato a Tokyo, dove si sono raggiunti i +39° di massima. Sul versante opposto, quello del gelo, degno di nota è stato l’episodio di freddo intenso che tra dicembre 2003 e gennaio 2004 ha interessato il Sud dell’Asia, causando la morte di circa 600 persone, non abituate a convivere con temperature nell’ordine di +0°/-5°. Temperature particolarmente basse sono state anche quelle registrate in Peru nel mese di luglio, responsabili di gravi danni all’agricoltura e della morte di numerose persone (le più povere, naturalmente).
Nel prossimo articolo ci occuperemo delle precipitazioni, dello spessore dei ghiacci e della copertura nevosa avutasi in tutto il Pianeta, sempre nel 2004!