I ricercatori dell’Università di Princeton, tramite l’analisi trentennale di carote di ghiaccio, sono stati in grado di stabilire le variazioni nella quantità di ossigeno in atmosfera negli ultimi 800 mila anni.
Lo studio dimostra che l’ossigeno atmosferico è diminuito, nel periodo di osservazione, dello 0,7% rispetto alle concentrazioni attuali. Un ritmo, a detta dei ricercatori, assolutamente ragionevole per gli standard geologici.
Ciò che preoccupa è quanto avvenuto nel corso degli ultimi 100 anni, un periodo durante il quale l’ossigeno atmosferico è diminuito a un ritmo relativamente più rapido pari allo 0,1%. La causa sarebbe imputabile alla combustione di combustibili fossili, con conseguente consumo di ossigeno e produzione di anidride carbonica.