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Gli scienziati del clima avvertono: avremo Estati permanentemente più calde

di Ivan Gaddari
07 Giu 2011 - 14:16
in Senza categoria
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gli scienziati del clima avvertono avremo estati permanentemente piu calde 20663 1 1 - Gli scienziati del clima avvertono: avremo Estati permanentemente più calde
E’ quanto sostiene un nuovo studio sul clima eseguito dagli scienziati dell’Università di Stanford. I risultati saranno pubblicati a fine mese sulla rivista Climatic Change.

Nello studio, il team di Stanford ha concluso che molte regioni tropicali di Africa, Asia e Sud America potrebbero subire “un’emergenza permanente, senza precedenti, di caldo estivo” nei prossimi due decenni. Le medie latitudini di Europa, Cina e Nord America – Stati Uniti compresi – sarebbero invece suscettibili, entro 60 anni, a variazioni estreme di temperatura estiva.

“Secondo le nostre proiezioni, le grandi aree del globo sono suscettibili ad un surriscaldamento così rapido che, entro la metà di questo secolo, anche la più dolce delle Estati sarà più calda della estati più calde degli ultimi 50 anni”, è quel che sostiene l’autore principale dello studio, Noah Diffenbaugh, assistente professore di scienze ambientali del sistema Terra presso l’Istituto per l’Ambiente Woods a Stanford.

“Quando gli scienziati dicono che il riscaldamento globale produrrà più ondate di calore, le persone spesso si chiedono se ciò significa che temperature molto più alte diventeranno la normalità”, ha detto Diffenbaugh.

I modelli climatici, passato e futuro
Per determinare l’impatto stagionale del riscaldamento globale nei prossimi decenni, il gruppo di scienziati ha analizzato più di 50 modelli climatici, tra cui simulazioni al computer del 21° secolo – ipotizzando un aumento delle concentrazioni di gas serra a livello mondiale – e le simulazioni del 20° secolo che consentono invece di modellizzare con precisione il clima della Terra negli ultimi 50 anni. L’analisi ha rivelato che molte parti del pianeta potrebbe registrare un picco permanente delle temperature stagionali entro i prossimi 60 anni.

“Abbiamo anche analizzato i dati storici di stazioni meteorologiche di tutto il mondo per vedere se in qualche luogo l’emergenza ha giù avuto inizio”, continua Diffenbaugh. “Abbiamo scoperto che guardando indietro nel tempo utilizzando i vari record termici, si trova che l’emergenza caldo estremo è già cominciata e che i modelli climatici si stanno rivelando piuttosto affidabili”.

Combinando sia l’analisi modellistica sia i dati meteorologici storici, apprendiamo che i tropici si stanno scaldando molto velocemente. “Pensiamo che il 70% dell’aumento termico si potrebbe registrare nei primi 20 anni (2010-2039)”, scrivono gli autori. In Nord America, Cina e Europa mediterranea si potrebbe entrare in una fase estremamente calda entro il 2070.

Impatto ambientale
Questo drammatico cambiamento nelle temperature stagionali potrebbero avere gravi conseguenze per la salute umana, la produzione agricola e sulla produttività degli ecosistemi. Come esempio, i ricercatori hanno indicato l’ondata di caldo record verificatesa in Europa nel 2003: uccise 40.000 persone. Un altro esempio citato nello studio cita il Midwest degli Stati Uniti, ove l’aumento della temperatura estiva potrebbe ridurre la raccolta di specie come il mais e la soia in una percentuale di oltre il 30 per cento.

Diffenbaugh è rimasto sbalordito nel vedere quanto rapidamente si potrebbero aprire scenari devastanti a fronte di uno studio che si è basato su una previsione relativamente moderata di emissioni di gas serra nel 21 ° secolo.
“Il fatto che stiamo già osservando i cambiamenti da database termici in giro per il mondo, e che l’aumento dei valori corrisponde a quanto prospettato dai modelli di simulazione del clima, accresce la paura che le nostre proiezioni di escalation permanente delle temperature stagionali entro i prossimi decenni siano realmente fondate” ha concluso Diffenbaugh .

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