E’ la domanda che si stanno già ponendo gli esperti del settore ora che il fenomeno – probabilmente il più forte di sempre – perde energia. Secondo i ricercatori già nel 2015 avrebbe svolto un ruolo importante nel sopprimere la stagione degli uragani. Phil Klotzbacha, ricercatore presso la Colorado State University, ha scoperto che nel periodo da giugno a ottobre il “wind shear” è stato il più alto dal 1979. E’ stato anche osservato che la quantità di aria secca sul Mar dei Caraibi durante l’alta stagione (agosto-settembre) ha raggiunto valori record. S
Sempre secondo Klotzbacha la stagione degli uragani assume rilevanza preoccupante quando si ha a che fare col La Nina (il fenomeno opposto a El Nino) o durante un periodo ENSO neutro (durante il quale non vi è nessuno dei due fenomeni). Senza il contributo di El Nino, con ripercussioni come detto sul wind shear e sulla quantità di aria secca sul Mar dei Caraibi, nel 2016 cresceranno sensibilmente le probabilità di cicloni tropicali.