Temperatura globale in lieve discesa, nello scorso mese di Dicembre, caratterizzato da uno scarto termico di +0,45°C (media combinata dei dati di Oceano e Terraferma), contro un trittico di mesi autunnali caratterizzati da scarti termici superiori al mezzo grado centigrado.
Dicembre ha dunque concluso all’ottavo posto, nella classifica dei mesi di Dicembre più caldi dal 1880, mentre l’anno solare 2008 si è concluso con uno scarto termico di +0,43°C, di pochissimo inferiore ai +0,44°C dell’anno meteorologico (che va da Dicembre a Novembre).
Tale anno solare 2008 si è posto al nono posto tra gli anni più caldi degli ultimi 130 anni, tuttavia è risultato essere l’anno più freddo dal Duemila, con un passo indietro di -0,16°C rispetto al 2007, che si era piazzato al secondo posto.
Se vogliamo invece studiare le anomalie del Dicembre 2008, notiamo come sia stato, come capita quasi sempre, il Polo Nord a “pilotare” la maggior parte di questo riscaldamento planetario, presentando uno scarto termico di circa 3°C, con “punte” vicine ai +8°C tra Finlandia e Russia Settentrionale, e tra Siberia nord orientale e Stretto di Bering.
Al contrario, Dicembre è stato molto freddo su quasi tutto il Nord America (-8°C le anomalie termiche sul Canada centrale), ma fresco anche sull’Europa Occidentale, in Nuova Zelanda, sulla Siberia Centrale.
Il grafico delle anomalie termiche mostra temperature di poco superiori alla media tra il Polo Sud ed il 60° di latitudine nord.
Tra il 60° ed il 90° Nord, invece, il grafico si impenna, mostrando le massime anomalie termiche fino ad un valore di oltre 3°C in prossimità del Circolo Polare Artico.
Se invece consideriamo l’intero anno 2008, notiamo come, in questo caso, il massimo contributo del riscaldamento globale venga dato dal Continente Asiatico, in particolare da tutta l’Asia centro settentrionale, più calda della norma tra i 2 ed i 3°C, e dal Polo Nord, anch’esso con scarti termici quasi equivalenti.
L’Europa è risultata più calda della norma tra i +1° ed i +2,5°C (specie in Scandinavia e Russia europea), mentre il Continente Americano, da nord a sud, quello Centroafricano, il Sud Asia, e l’Australia, sono stati quasi nella norma, o di poco superiori.
Più freddo del normale il Continente Antartico, ad eccezione della calda Penisola Occidentale.