Alcuni ricorderanno gli articoli scritti in primavera e inizio estate: le temperature primaverili furono veramente alte, tanto che in alcune zone si toccarono i valori più alti di sempre. Com’era prevedibile, il caldo anomalo ha avuto gravi ripercussioni sulla superficie di ghiaccio e neve.
Dalla pubblicazione del DMI si apprende che nel 2016 il disgelo è iniziato prima del solito a causa delle alte temperature raggiunte nei mesi scorsi, soprattutto nell’ultima parte della primavera. Nel mese di aprile, un 12% dello strato di ghiaccio di circa 1,7 milioni di chilometri quadrati che ricopre la Groenlandia ha iniziato a sciogliersi un mese prima rispetto alle tre occasioni precedenti in cui il disgelo avevano anticipato.
Tale andamento ha allarmato i ricercatori, tanto da indurli a rifare più volte i calcoli per verificare che non ci fossero errori. In altri anni, quando il disgelo avveniva precocemente, si partiva da maggio.
La tendenza iniziata la scorsa primavera ha proseguito durante l’estate. La costa sud-est della Groenlandia ha registrato una temperatura media estiva di 8,2°C, ovvero il dato più alto da quando sono iniziate le misurazioni nel 1895. Impressionante l’entità dell’anomalia: 2.3°C sopra la media trentennale 1981-2010. Stesso andamento registrato anche nel sud e nel nord-est, dove sei delle quattordici stazioni di rilevazione hanno registrato temperature record.