Inquinamento e polveri nell’atmosfera hanno profondi effetti nella struttura delle nubi, sulla base di una ricerca pubblicata qualche giorno fa su Nature Geoscience. I docenti e ricercatori universitari, sulla base di una raccolta di dati degli ultimi dieci anni nelle grandi pianure degli USA, hanno verificato l’esistenza di un concreto impatto, sul lungo periodo, degli aerosol nei nuclei di condensazione all’interno della nube, che andrebbero a provocare ripercussioni nella frequenza ed intensità delle precipitazioni.
In sostanza, secondo quanto emerso dallo studio, le piogge alla lunga risulterebbero più gravose sulle aree del Pianeta con clima umido soggette ad elevati livelli d’inquinamento. Viceversa, si misurerebbero invece ulteriori riduzioni di piogge nelle regioni secche: una conferma che proprio gli agenti inquinanti potrebbero essere fra le varie concause della continua estremizzazione del clima a livello globale, con un continuo aumento di situazioni alluvionali a cui fanno da contrasto le carestie per siccità talvolta eccezionali.
Non si tratta certo di notizie così confortanti, soprattutto se si considera che nelle grandi città e non solo l’inquinamento atmosferico è un problema assolutamente difficile da debellare, anche se la scoperta di questo legame potrebbe rivelarsi prezioso per cercare di contrastare in maniera preventiva questo tipo di fenomeni. A proposito delle maggiori aree urbane, da molto tempo è noto che possono incrementare non poco i moti convettivi e la potenza dei temporali, in particolare per le “bolle di calore” a cui sono soggette. Tra l’altro proprio l’inquinamento non è la prima volta che viene messo sotto accusa per le spiegazioni su situazioni piovose.
Qualche anno fa proprio una ricerca (pur discutibile) aveva cercato di spiegare perché la pioggia spesso fa da guastafeste nei week-end, attraverso la teoria dell’accumulo di polveri sottili nel corso della settimana che poi vanno a fornire dei nuclei intorno a cui si condensa l’umidità, formando così con maggiore probabilità le nuvole nel week-end. Ovviamente ci può essere un velo di verità, ma per i fenomeni atmosferici poi servono comunque i fattori scatenanti per la loro realizzazione: non basta certo l’aerosol.