Cuore dell’analisi meteorologica odierna è Vali, gelida struttura depressionaria a 1000 hPa sovrastante le Repubbliche Baltiche. È da quel settore che si allunga un ficcante fronte freddo capace di attraversare tutti Paesi dell’Est e giungere sino alle porte italiane nord-orientali.
Intanto dalle Azzorre risale velocemente un robusto cuneo altopressionario. Vanessa, picco a 1029 hPa, si appropinqua alle coste occidentali britanniche premendo contro le coste oceaniche continentali. La sua robusta presenza ad ovest ed il lento allontanamento di Urlike, altro complesso altopressionario, ad est sopra la Russia centrale, comprimono lo scivolo artico verso l’Adriatico.
Questa decisa discesa gelida ha disgregato l’anticiclone nordafricano in vacanza la scorsa settimana sopra l’Italia. Il suo picco a 1020 hPa è in fuga con la coda tra le gambe verso l’entroterra tunisino.
Il vortice ciclonico baltico catalizza su di sé l’intera situazione meteorologica europea.
Attorno ad esso si sviluppano nubi a strati che rovesciano sopra le vicine coste baltiche piogge fini. Il suo braccio gelido si insedia sui confini occidentali russi con diffuse nevicate. Alle spalle di questa profonda lama gelida si verificano corposi eventi pluviometrici che si protraggono sino alla Germania centrale e ai versanti alpini italiani ad ovest ed ai confini settentrionali della Penisola Ellenica a sud.
Sul versante oceanico del Continente non si scorgono nubi minacciose. La protezione dell’anticiclone azzorriano è molto efficace rendendo la giornata britannica, francese ed iberica soleggiata con temperature miti.
L’avvezione gelida artica ha fatto scappare l’anticiclone nordafricano. Strascichi di resistenza si evidenziano ancora per oggi sopra le Regioni centro-meridionali italiane, ma con scarse possibilità di lunga sopravvivenza.