D’accordo, ci poteva andare peggio, nascere in Oceania o in Sud America avrebbe stroncato ogni velleità, ma considerando che Natale in Europa cade d’inverno e la latitudine media del nostro continente, ci poteva andare anche molto meglio.
E invece per godere lo spettacolo di un bianco Natale in Europa bisogna essere parecchio fortunati, e non solo in Italia!
E nemmeno ci riferiamo alle altre nazioni dell’Europa occidentale, diamo per scontato che in Spagna o Portogallo la speranza di vedere la neve nelle città è ridotta al lumicino, anche se in Spagna in qualche città della Meseta si può sperare. E possiamo allargare il campo delle nazioni in cui avere la neve a Natale è come vincere al lotto, alla Francia, l’Irlanda e la Gran Bretagna, almeno riferendoci alle grandi città. Perché si sa, né Parigi, né Londra, né Dublino, sono città nevose e che nevichi o ci sia neve al suolo il giorno di Natale è decisamente raro.
Ma anche spostandoci verso l’Europa centrale le cose non vanno molto meglio. Ed è da qui che inizia la nostra ricerca della neve natalizia.
Qual è dunque la probabilità di un Bianco Natale nell’Europa centrale, settentrionale e orientale? Abbiamo analizzato i dati del manto nevoso presente al suolo il giorno di Natale in decine di città europee e questi sono i risultati.
Europa Centrale
Le probabilità di neve al suolo a Natale nei Paesi Bassi sono piuttosto scarse. A Utrecht è accaduto nel 2009 e nel 2010, e negli ultimi 30 anni solo altre due volte. Probabilità quindi del 13%. Il record è del 2009 con 9 cm di neve al suolo. Dati simili a Eindhoven, dove il record del 2009 è di 18 cm.
La probabilità aumenta in Germania. A Berlino in 30 anni c’è stata neve al suolo 7 volte (23%). Il record è del 2010 con 31 cm. La probabilità diminuisce a Francoforte, Amburgo e Colonia, che rispettivamente negli ultimi 30 anni hanno avuto 5, 3 e 1 Natali con neve al suolo. Il record per tutte è del 2010, con 14, 19 e 12 cm di neve al suolo. A Monaco di Baviera sono 8 le volte con neve al suolo a Natale, la probabilità è quindi del 27% e il record è del 1986 con 11 cm.
La Svizzera è una discreta meta, tra quelle a noi vicine, se si vuole avere una concreta speranza di passare un Natale potendo toccare la neve. A Zurigo c’è stata neve al suolo 9 volte negli ultimi 30 anni (probabilità del 30%), ma l’ultima anche qui nel 2010, anche se nel 2013 è caduta pioggia e neve e nel 2014 ha nevicato a Santo Stefano. Il record è del 1986 con 16 cm.
Vienna, Austria: l’ultimo Natale con neve al suolo data 2010, quando nevicò ma senza accumulo apprezzabile. Poi bisogna tornare indietro al 2002 per un altro Natale con la neve. Nel 2006 nevicò alla vigilia ma senza accumulare. In media c’è neve al suolo a Natale un anno su cinque. Il record è del 1986 con 16 cm di neve al suolo.
A Praga, in Repubblica Ceca, le probabilità di un Natale con neve si alzano al 33%. Sono stati infatti 10 i casi in 30 anni. Record nel 2010 con 10 cm.
Europa Centro-Orientale
A Budapest, in Ungheria, 9 volte in 30 anni c’è stato un bianco Natale, probabilità 30%. Ultima volta nel 2012. Record di 12 cm nel 1996.
Va ancora meglio a Lubiana (Slovenia), dove si ha il 33% di giorni di Natale con neve. Gli ultimi 10 anni sono però stati un disastro, con una nevicata senza accumulo nel 2010 e 1 cm di neve al suolo nel 2007 e 2008. Nient’altro. Il record è del 1994 con 26 cm.
Benino anche a Zagabria (Croazia), col 27% di probabilità di Natale con neve, ma l’ultima data 2007 (nel 2010 nevicò a Santo Stefano). Il record è del 1994 con 28 cm.
A Belgrado (Serbia) è addirittura dal 2003 che non c’è un Natale con la neve al suolo, anche se ha nevicato un altro paio di volte dopo, senza accumulo significativo. La probabilità qui scende al 20% e il record è del 1999 con 21 cm.
Non male la nevosità di Bucarest, capitale della Romania. Ha un record di 24 cm nel 2003, e neve al suolo a Natale c’è stata in 13 anni su 30, ovvero nel 43% dei casi.
Europa Orientale
Andrà meglio più a Est? Decisamente! A Chisinau, capitale della Moldavia, abbiamo contato 19 Natali a partire dal 1986 con neve al suolo, per cui la percentuale è del 63%. Il record è del 1986 con 24 cm.
A Sofia, in Bulgaria, aiuta anche l’altura, e i giorni di Natale con neve sono 16 in 30 anni, percentuale del 53%. Record di 57 cm nel 2001.
In Ucraina abbiamo 11 Natali negli ultimi 30 anni con neve al suolo a Odessa e 22 a Kiev. A Kiev la percentuale è del 73% ma è dal 2012, anno del record con 50 cm, che la neve manca.
Russia e area baltica
E arriviamo dove fa veramente freddo. È immaginabile un Natale senza neve a Mosca? Negli ultimi 30 anni è successo solo una volta, l’anno scorso (2015)! Quando però ha nevicato la notte tra Natale e Santo Stefano. Insomma, a Mosca la percentuale di un Natale con neve sfiora il 100%. Record di 36 cm nel 2005.
Va un po’ peggio a San Pietroburgo, dove la neve è mancata oltre che nel 2015, anche nel 2013, 2006 e 2007. La percentuale di probabilità è comunque un solido 87%! Il record è di 39 cm nel 2010.
A Vilnius in Lituania e a Minsk in Bielorussia, va ancora molto bene. 23 Natali con neve negli ultimi 30 anni, 77% dei casi, e record nel 1996 a Vilnius con 20 cm e nel 2012 a Minsk con 23 cm.
Scandinavia
Concludiamo questo excursus con la terra di Santa Claus. In Lapponia la probabilità di neve è praticamente del 100%, a Kvikkjkokk e Kautokeino negli ultimi 30 non c’è mai stato un Natale senza neve, ma limitandoci alle capitali, la probabilità scende.
A Stoccolma è di circa il 50% (è un calcolo approssimato perché mancano i dati di alcuni anni) e il record è del 2012 con 41 cm. A Oslo la percentuale di probabilità sale al 60%, ma il record è di appena 16 cm nel 1996. Helsinki fa valere la sua maggiore continentalità, e i Natali con neve salgono a 22 negli ultimi 30 anni e la probabilità è del 73%. I 68 cm del 2012 rappresentano il record. Infine a Reykjavik la percentuale di probabilità di un Natale con neve precipita sotto il 50% e il record di neve al suolo è del 2014 con 18 cm.
Tirando le somme possiamo dire che la probabilità di un Natale con neve in Europa cresce man mano che ci sposta verso Est più che verso Nord, e raggiunge le massime percentuali oltre i 60° di latitudine Nord e i 20° di longitudine Est, o a latitudini più basse, oltre i 30° di longitudine Est. Per converso la probabilità decresce man mano che ci spostiamo verso Ovest, anche a latitudini elevate, come abbiamo visto nel caso dell’Islanda, a causa della maggiore componente marittima del clima.
E per chi ha letto tutto fino all’ultima parola, tanti auguri di Buon Natale!