Hanno fatto tanto scalpore le colossali nevicate avvenute sugli USA, in particolare sulla zona di Buffalo, favorite dal cosiddetto “Lake Effect Snow” (vedi qui quel che è accaduto). Questo fenomeno si può manifestare sui Grandi Laghi Nord-Americani quando aria gelida artica irrompe sui vasti bacini lacustri, sollevando in maniera repentina e violenta l’aria più tiepida ed umida presente in superficie. Si assiste così alla rapida genesi di nubi cumuliformi, talvolta consistenti, capaci di scaricare rovesci di neve particolarmente intensi lungo le coste sopravvento e nell’immediato entroterra. La zona dei Grandi Laghi Nord-Americani è dunque quella più soggetta a questo tipo di eventi, con coinvolgimento in particolar modo degli Stati di New York, Michigan e l’Ontario. Vi sono in particolare alcune aree denominate “Snow Belt” (letteralmente cintura di neve), a sud e ad est dei Grandi Laghi, dove il fenomeno ricorre con notevole frequenza. Anche il Mediterraneo può essere talvolta capace di simili performance, quando irrompe il vero gelo, sebbene si tratti di eventi molto più rari data la maggiore cronica difficoltà delle masse d’aria gelide continentali a sfondare fin sul Mare Nostrum.
Questo fenomeno si può osservare più facilmente in Adriatico, bacino marittimo esposto direttamente alle irruzioni d’aria fredda da nord o da nord/est che giungono dai Balcani: da qui il nome di “Adriatic Effect Snow”. Un evento significativo risale al dicembre del 2010 quando, con il mare ancora tiepido in superficie, masse d’aria molto fredda nei bassi strati, originariamente secche, nell’attraversare l’Adriatico, scalzarono l’aria più tiepida dalla superficie, costretta così al repentino sollevamento con la conseguente creazione di quelle turbolenze atte alla formazione di nubi con conseguenti temporali nevosi lungo le aree esposte (fin sulla costa in assenza di vento dal mare al suolo), dalla Romagna fino ai settori settentrionali della Puglia. Maggiore è la differenza di temperatura tra l’aria fredda in arrivo e la superficie del mare, maggiori sono i contrasti che determinano la genesi di nuvolosità e conseguenti fenomeni. Al resto concorre l’orografia, come sempre determinante sulla distribuzione dei fenomeni spesso irregolari e così può accadere che intense nevicate si manifestino anche in modo localizzato rispetto a zone immediatamente vicine.