Col passare dei giorni s’è venuto a creare un fragilissimo equilibro termo-dinamico le cui sorti governano le condizioni meteorologiche dell’Europa. Riassumendo il tutto in poche e semplici parole possiamo dirvi che a nord delle Alpi domina un complesso sistema di Basse Pressioni – al momento distinguiamo facilmente tre fulcri – mentre a sud persiste un poderoso campo anticiclonico.
Quest’ultimo sta provando ad imporsi anche in Italia, ma è in qualche modo ostacolato dal transito di code perturbate che non consentono una stabilizzazione definitiva. Una contrapposizione così marcata, che si traduce in differenze di pressioni enormi, è responsabile dei venti occidentali che spazzano l’Italia. Ieri è stata una giornata campale in Sardegna, sui crinali alpini ed anche sui crinali appenninici.
Oggi, dopo una temporanea attenuazione, ci aspettano altre raffiche particolarmente violente ed anche stavolta Sardegna e cime alpine occidentali risulteranno le aree più a rischio. Addirittura localmente si potrebbero raggiungere intensità di uragano, ossia velocità superiori a 120 km/h.
A causa dell’esposizione al vento, lungo il confine delle Alpi avremo ulteriori fitte nevicate. Al Nord transiteranno delle velature nella seconda parte del giorno, così come in Sardegna. Sulle coste tirreniche meridionali ci aspettiamo la comparsa di nubi basse marittime entro fine giornata e non escludiamo occasionali piovaschi. Nel resto d’Italia il tempo si mostrerà bello, soleggiato e decisamente mite.
Le temperature più alte si raggiungeranno in Val Padana, lungo l’Adriatico e sui versanti orientali sardi. Una mano in tal senso verrà dai venti favonici, che porteranno i termometri fino a sfiorare (o raggiungere) 25°C.