A fine dicembre, probabilmente, stilando un bilancio sull’andamento meteorologico di dicembre arriveremo ad una conclusione univoca: la separazione in due fasi. La prima, la più lunga, dominata dall’Alta Pressione. La seconda, più breve, marchiata Vortice Polare. Quest’ultima ha preso avvio nel corso degli ultimi giorni, perlomeno in Italia. La prima perturbazione che ha tentato l’assalto al fortino anticiclonico s’è vista respinta con furia. E’ riuscita soltanto a scalfirne la resistenza nelle regioni settentrionali.
Ma la seconda, pronta a scagliarsi come una belva fin sul Mediterraneo, apporterà un brusco e repentino peggioramento. Stavolta non si limiterà ad una sola zona d’Italia, stavolta sarà in grado di estendersi verso sud portandosi dietro una scia di piogge, nevicate sui monti, venti burrascosi, mareggiate ed anche qualche temporale. E le temperature, assolutamente statiche – o quasi – da 3 settimane a questa parte registreranno un calo a partire da Santo Stefano.
Il tempo lunedì 23 dicembre
Rispetto ad oggi cambierà poco o nulla. Avremo difatti annuvolamenti nelle stesse regioni, ovvero in Liguria, localmente sul Nord, in Sardegna e lungo le coste ioniche. Aree dove potrebbero manifestarsi anche delle piogge, spesso blande e più consistenti soltanto tra Liguria, Lombardia e ovest Emilia.
Vigilia di Natale, ecco il cambiamento
La parte avanzata della perturbazione si inserirà sul Nord Italia, provocando un graduale peggioramento tanto in Liguria, quanto su Alpi, Prealpi e fascia pedemontana. Le precipitazioni si intensificheranno entro fine giornata e lungo l’arco alpino assisteremo a copiose nevicate oltre i 1200 metri. Le piogge riusciranno a propagarsi sull’Alta Toscana, sfruttando i venti di Libeccio in rapida accentuazione. Nubi anche in Sardegna, mentre sul versante ionico continueranno a transitare degli annuvolamenti dovuti alla goccia fredda nord Africana. Altrove tempo migliore, con schiarite prevalenti.
Maltempo, intenso, tra Natale e Santo Stefano
Il fronte perturbato verrà accompagnato dall’ingresso, in quota, di una massa d’aria relativamente fredda. Si scaverà una Depressione sul Mar Ligure, destinata a scivolare progressivamente verso sud. Ciò significa che l’ondata di maltempo coinvolgerà un po’ tutte le regioni. Il 25, Natale, avremo precipitazioni piuttosto intense in Liguria, sulle Alpi, le Prealpi e la fascia pedemontana. La quota neve sarà ubicata oltre i 1400 metri, ald si sopra dei 1600/1800 metri sull’Appennino settentrionale.
Pioverà anche in Toscana e Sardegna, molto, e i fenomeni tenderanno ad estendersi entro fine giornata anche verso Umbria e Lazio. Attenzione ai venti, che risulteranno burrascosi di Libeccio su Mar Ligure e alto Tirreno, esponendo le coste a delle mareggiate. Sull’Adriatico la ventilazione tenderà ad orientarsi gradualmente da Libeccio.
Per Santo Stefano prevediamo un graduale miglioramento sul Nordovest, dove arriverà un po’ d’aria fredda e secca. Ancora fenomeni sul Nordest, con quota neve in brusco calo localmente sin sulle colline. Al Centro Sud e nelle Isole Maggiori il tempo sarà brutto, a tratti perturbato. Pioverà molto e non escludiamo locali episodi temporaleschi in formazione sul Tirreno. Segnaliamo una rotazione del vento da Ponente o Maestrale, sintomo di un imminente ingresso d’aria fredda.