FLUSSO PERTURBATO NON STOP – Si sta chiudendo la prima decade di febbraio con le perturbazioni atlantiche che continuano a recitare un ruolo da assolute protagoniste: è un po’ questa la caratteristica di un inverno “non inverno”, perché certamente la stagione fredda quest’anno è stata la vera assente (gennaio è stato uno dei più caldi e piovosi di sempre) per il dominio delle correnti oceaniche e non si vede come possa ormai aversi un drastico cambio di passo. In effetti, se guardiamo il calendario, mancano ormai una ventina di giorni all’avvio della primavera, anche se eventuali incursioni fredde degne di nota a fine febbraio a marzo non costituirebbero certo una sorpresa. Vedremo un barlume d’inverno in extremis? Di certo non è un’ipotesi completamente da escludere . Di sicuro l’anomalia che ci portiamo appresso, con l’eccezionale viavai di forti perturbazioni veicolate da aria mite, proseguirà ancora per gran parte della settimana.
IL METEO DI LUNEDI’ 10 FEBBRAIO – Da alcuni giorni proiettiamo l’attenzione sul marcato peggioramento atteso ad inizio settimana, che rischia d’avere ripercussioni simili al precedente forte maltempo d’inizio mese. Le grosse piogge si accaniranno infatti ancora una volta su parte del Centro-Nord e soprattutto su quelle aree già recentemente colpite: in prima linea la Liguria, la Toscana, parte delle aree prealpine ed il Friuli Venezia Giulia, ove le correnti meridionali esalteranno la fenomenologia. Sarà inoltre l’ennesima fase propizia per le grandi nevicate lungo le Alpi, che localmente cadranno anche a quote basse sui fondivalle per la presenza d’aria fredda. Non si esclude lo sconfinamento di nevicate fino in pianura su parte del Piemonte, specie nel momento di massima entità precipitativa (per ulteriori approfondimenti sulle nevicate potete consultare il seguente articolo).
ANTICICLONE IN VISTA DOPO META’ SETTIMANA – Per martedì la perturbazione si estenderà al Centro-Sud, con precipitazioni che si focalizzeranno lungo i versanti tirrenici. Ampie schiarite si affacceranno al Settentrione, pur con residue precipitazioni ancora tra il Triveneto e l’Emilia Romagna. Il miglioramento andrà consolidandosi mercoledì 12, salvo residui rovesci al Sud, ma si tratterà solo di una tregua. Giovedì avremo infatti un nuovo passaggio perturbato al Centro-Nord, meno intenso del precedente. Sarà molto celere la perturbazione, per effetto di una rimonta anticiclonica nord-africane che caratterizzerà gli ultimi giorni della settimana: l’anticiclone sbarrerà la strada alle perturbazioni, che lambiranno solo il Nord Italia. Non sembra comunque che questo dominio anticiclonico possa durare a lungo e tra l’altro questo mutamento di scenario avrà sempre in comune il clima mite ben poco invernale.
TENDENZA LUNGO TERMINE – Da metà mese si potrebbe quindi smorzare il lungo periodo piovoso contrassegnato dalla serie infinita di perturbazioni atlantiche. Una minore ingerenza delle correnti oceaniche potrebbe tra l’altro portare, in prospettiva, ad uno schema circolatorio con maggiori scambi meridiani. Per il momento sull’Italia non si attende comunque alcun arrivo del freddo, anche se taluni scenari modellistici indicano qualche possibile novità in tal senso, ampiamente da confermare, fra 10 giorni ed oltre.