Non c’entrano nulla con le eruzioni vulcaniche vere e proprie, ma si tratta per la precisione di piccoli vulcani di fango: l’unica peculiarità in comune è solo la dinamica esplosiva che ne determina la somiglianza con i veri vulcani. A volte le esplosioni possono essere micidiali ed improvvise: la Riserva di Macalube d’Aragona (Agrigento, Sicilia), che ospita molti di questi vulcanelli, è una meta a forte attrazione turistica per questi fenomeni, ma è stata teatro sabato 27 settembre di una tragedia. L’improvvisa forte esplosione di uno di questi ha travolto mortalmente con fango ed argilla due bambini, per i quali non c’è stato nulla da fare.
Per comprendere i contorni di quanto successo, possiamo apprezzare sotto un video datato (del 2008) che ci mostra tuttavia quale potenza possono raggiungere gli scoppi di questi vulcanelli nella zona di Macalube. In sostanza non sono altro che soffioni di gas naturale, per la presenza nel sottosuolo di sacche sotterranee da cui viene eruttato un mix di gas e fango. Il fenomeno si verifica anche in altre zone d’Italia, ad esempio nel parco di Monteleone di Fermo, sulle Marche. Solamente un anno fa avevano fatto scalpore i mini vulcanelli di fango nei pressi di Fiumicino, che avevano preoccupato e fatto temere possibili ripercussioni sul vicino aeroporto.
Non c’entrano nulla con le eruzioni vulcaniche vere e proprie, ma si tratta per la precisione di piccoli vulcani di fango: l’unica peculiarità in comune è solo la dinamica esplosiva che ne determina la somiglianza con i veri vulcani. A volte le esplosioni possono essere micidiali ed improvvise: la Riserva di Macalube d’Aragona (Agrigento, Sicilia), che ospita molti di questi vulcanelli, è una meta a forte attrazione turistica per questi fenomeni, ma è stata teatro sabato 27 settembre di una tragedia. L’improvvisa forte esplosione di uno di questi ha travolto mortalmente con fango ed argilla due bambini, per i quali non c’è stato nulla da fare.
Per comprendere i contorni di quanto successo, possiamo apprezzare sotto un video datato (del 2008) che ci mostra tuttavia quale potenza possono raggiungere gli scoppi di questi vulcanelli nella zona di Macalube. In sostanza non sono altro che soffioni di gas naturale, per la presenza nel sottosuolo di sacche sotterranee da cui viene eruttato un mix di gas e fango. Il fenomeno si verifica anche in altre zone d’Italia, ad esempio nel parco di Monteleone di Fermo, sulle Marche. Solamente un anno fa avevano fatto scalpore i mini vulcanelli di fango nei pressi di Fiumicino, che avevano preoccupato e fatto temere possibili ripercussioni sul vicino aeroporto.
Non c’entrano nulla con le eruzioni vulcaniche vere e proprie, ma si tratta per la precisione di piccoli vulcani di fango: l’unica peculiarità in comune è solo la dinamica esplosiva che ne determina la somiglianza con i veri vulcani. A volte le esplosioni possono essere micidiali ed improvvise: la Riserva di Macalube d’Aragona (Agrigento, Sicilia), che ospita molti di questi vulcanelli, è una meta a forte attrazione turistica per questi fenomeni, ma è stata teatro sabato 27 settembre di una tragedia. L’improvvisa forte esplosione di uno di questi ha travolto mortalmente con fango ed argilla due bambini, per i quali non c’è stato nulla da fare.
Per comprendere i contorni di quanto successo, possiamo apprezzare sotto un video datato (del 2008) che ci mostra tuttavia quale potenza possono raggiungere gli scoppi di questi vulcanelli nella zona di Macalube. In sostanza non sono altro che soffioni di gas naturale, per la presenza nel sottosuolo di sacche sotterranee da cui viene eruttato un mix di gas e fango. Il fenomeno si verifica anche in altre zone d’Italia, ad esempio nel parco di Monteleone di Fermo, sulle Marche. Solamente un anno fa avevano fatto scalpore i mini vulcanelli di fango nei pressi di Fiumicino, che avevano preoccupato e fatto temere possibili ripercussioni sul vicino aeroporto.
Non c’entrano nulla con le eruzioni vulcaniche vere e proprie, ma si tratta per la precisione di piccoli vulcani di fango: l’unica peculiarità in comune è solo la dinamica esplosiva che ne determina la somiglianza con i veri vulcani. A volte le esplosioni possono essere micidiali ed improvvise: la Riserva di Macalube d’Aragona (Agrigento, Sicilia), che ospita molti di questi vulcanelli, è una meta a forte attrazione turistica per questi fenomeni, ma è stata teatro sabato 27 settembre di una tragedia. L’improvvisa forte esplosione di uno di questi ha travolto mortalmente con fango ed argilla due bambini, per i quali non c’è stato nulla da fare.
Per comprendere i contorni di quanto successo, possiamo apprezzare sotto un video datato (del 2008) che ci mostra tuttavia quale potenza possono raggiungere gli scoppi di questi vulcanelli nella zona di Macalube. In sostanza non sono altro che soffioni di gas naturale, per la presenza nel sottosuolo di sacche sotterranee da cui viene eruttato un mix di gas e fango. Il fenomeno si verifica anche in altre zone d’Italia, ad esempio nel parco di Monteleone di Fermo, sulle Marche. Solamente un anno fa avevano fatto scalpore i mini vulcanelli di fango nei pressi di Fiumicino, che avevano preoccupato e fatto temere possibili ripercussioni sul vicino aeroporto.