ALLARME SCATTATO SUBITO, ONDE DI BASSO LIVELLO – L’allerta dello tsunami, subito dopo il fortissimo terremoto di magnitudo 8.6 della Scala Richter, è scattata rapidamente estendendosi in breve tempo a ben 26 paesi che si affacciano sull’Oceano Indiano: poteva essere una strage come nel 2004, data l’entità e la localizzazione piuttosto simile dei terremoti, ma invece l’ondata distruttiva è fortunatamente venuta a mancare. Si sono avute solo onde anomale di bassa intensità (meno di un metro di altezza) sulle spiagge di Banda Aceh (zona già devastata dal maremoto di Santo Stefano 2004) e Simeulue, altra isola colpita da un altro forte sisma (8,6) il 28 marzo 2005 che fece oltre 1.300 morti. Le notizie giunte da quelle zone parlano di scene di panico tra la popolazione per il terremoto, ma non si sono avuti danni rilevanti.
LE CAUSE DELL’ASSENZA DELLO TSUNAMI – L’intensità del sisma è stata davvero notevole, ma ha avuto peculiarità tali da aver molto ammorbidito i danni in superficie. Anzitutto l’entità del terremoto è stata attutita dalla profondità dell’ipocentro, localizzato 33 chilometri al di sotto della crosta terrestre. La mancanza di ondate devastante di tsunami è poi dovuta soprattutto alle specifiche caratteristiche della rottura della faglia: questa è avvenuta orizzontalmente, a differenza di quanto è accaduto nel 2004. Nell’episodio di 8 anni fa la rottura verticale aveva sollevato il fondo marino in modo significativo, generando il terribile tsunami; questa volta la rottura è stata generata dal movimento orizzontale della placca indo-australiana contro la placca di Sunda, che si spostano l’una contro l’altra al ritmo sostenuti di oltre 5 centimetri l’anno.
FAGLIA DIFFERENTE – Il terremoto di magnitudo 8.6 avvenuto oggi ha colpito ancora Sumatra, ma, come già intuibile dalle caratteristiche differenti elencate in precedenza, è stato generato da una faglia diversa rispetto a quella che aveva causato il terremoto del 2004 e che si trova a 50-100 chilometri più a Ovest, in mare aperto, alla profondità di circa 23 chilometri. Il terremoto ha comunque un’estensione circa 4 volte inferiore rispetto a quella del sisma che aveva colpito l’isola il 26 dicembre 2004. Se il terremoto del 2004 era stato generato dalla rottura di una faglia che si estendeva per oltre 1.200 chilometri, il sisma avvenuto oggi riguarda un’area stimata in circa 300 chilometri.