Si contano almeno 17 feriti, di cui uno grave, in merito al terremoto di magnitudo 6,3 sulla scala Richter che ha colpito la regione autonoma dello Xinjiang, nell’estremità nord-occidentale della Cina, vicino al confine con il Kazakhstan. L’ipocenro e’ stato localizzato a una profondità di 18 chilometri e ha fatto tremare la capitale dello Xinjiang, Urumqi, e l’area montuosa tra le citta’ di Hejing, dove si sono registrati i 17 feriti, e Xinyuan. Il terremoto, seguito da otto scosse di assestamento, e’ stato registrato prima dell’alba in Cina (intorno alle 23 ora italiana) e gran parte dei feriti sono stati vittime di crolli o scaraventati giù dai letti.
Stando ai dati in possesso dell’Istituto geologico degli Stati Uniti (Usgs), la scossa è avvenuta a 18 chilometri di profondità ed è stata quindi abbastanza superficiale. Da notare che un terremoto di questa magnitudo e’ in grado di causare danni severi alle strutture. Nonostante i criteri antisismici, si teme che possano esserci vittime. La regione colpita dal terremoto, che si trova a 3.500 metri sul livello del mare, è sempre stata molto attiva, sismologicamente parlando, nella storia. Dal 1900, almeno due terremoti che misuravano oltre 7 gradi della scala Richter, hanno scosso la regione. Non è stato ovviamente l’unico terremoto degno di nota avuto il 29 giugno sull’intero Pianeta, come possiamo notare dal filmato.