A volte l’atmosfera è capace di regalarci fenomeni ottici molto particolari, come ad esempio il cosiddetto “Spettro di Brocken”, o più semplicemente “la Gloria”. In fondo in fondo non è altro che una fotometeora.
Solitamente è possibile osservare questo fenomeno in montagna, ad alta quota. Sapete perché? Perché vi sono delle particolari condizioni che si devono verificare.
Anzitutto v’è necessità di un tappeto di nubi al di sotto del punto d’osservazione. Poi il sole deve risultare basso all’orizzonte, con una inclinazione non oltre 40°, che proietta la nostra immagine proprio sul banco di nubi. Ovviamente il sole deve trovarsi alle nostre spalle e il cielo sopra le nostre teste deve essere limpido. L’ombra risulterà tanto più grande quanto più vicine saranno le nubi. Non solo. Tanto più grandi saranno le particelle d’acqua, tanto più saturi saranno i colori.
A quel punto si potrebbe osservare un alone circolare (o gruppo di aloni) dai colori dell’arcobaleno. Ma sapete perché si chiama “Spettro di Brocken”? Perché il fenomeno fu descritto per la prima volta da alpinisti tedeschi sulla montagna del Brocken, nella Sierra di Harz, nella Bassa Sassonia. Va detto che oltre in montagna è possibile osservare la gloria anche in aereo o comunque in mezzi capaci di proiettarci ad alta quota (tipo le mongolfiere).