Nel pomeriggio di martedì, si è realizzata la prima ondata temporalesca di forte intensità sulle regioni nord orientali dell’Italia. Si sono avute numerose forti grandinate.
Il chicco di grandine si è presentato generalmente molto bagnato, tra la gragnola e la neve (morbido). E’ grandinato anche in grandi aree urbane del Nord.
La grandine, con dimensioni di circa 1-2 cm, è caduta nella città di Verona (fino a 12 cm di accumulo nella zona industriale della città). Il temporale, intensificandosi, ha interessato le zone di Cerea e Legnago, sempre con grandine.
Grandine nell’Appennino bolognese, zona Monghidoro, con dimensione sino a 20 mm.
Grandinata insolita, con chicchi molto grossi, nella zona di Brescia, ma specialmente la periferia sud est, con dimensioni da 2-4 cm, anche se molle. Grandine a Minerbe (VR). Lendinara (Ro), sempre grandine morbida, definita palle di neve. Merlara (PD) strade imbiancate dalla grandine, ma sempre molle.
Una cella temporalesca grandinigena si è sviluppata tra Cremona e Crema.
La cella temporalesca ad est di Lodi, ha provocato grandine e persino una tromba d’aria. Il temporale si è sviluppato alla confluenza delle province di Lodi, Cremona e Crema. Non disponiamo di dati sulle dimensioni dei chicchi. Una modesta grandinata ha interessato la zona di Milano, con accumuli al suolo, ma con chicchi piccoli.
Nel pomeriggio del 7 aprile è grandinato a Latisana (PN), località al confine tra Veneto e Friuli, nei pressi del Tagliamento.