Domani 20 novembre si terrà a Potenza la prima giornata del congresso del Gruppo nazionale di geofisica della terra solida, dove verranno presentati in una lectio magistralis i risultati di uno studio rivoluzionario effettuato dai geofisici dell’Università di Siena. L’intento, secondo questa tesi, è quello di superare l’analisi statistica e studiare i terremoti come eventi interconnessi, comprendendone i meccanismi di generazione, esattamente come è avvenuto nei progressi compiuti nel campo meteorologico.
Questa è l’idea contenuta in questo studio del gruppo di studiosi geofisici di Siena, guidati dal professor Enzo Mantovani: nel lavoro che verrà esposto domani, 20 novembre, Mantovani evidenzierà come proprio attraverso lo studio della storia sismica e delle concatenazioni di cause ed effetti all’interno di eventi sismici importanti esiste attualmente la possibilità di ottenere informazioni su quali siano le zone sismiche italiane più esposte alle prossime scosse forti.