Continua ad aggravarsi il bilancio del devastante terremoto in Pakistan (328 i morti accertati), ma l’aspetto più curioso di questo sisma è legato al fazzoletto di terra emerso al largo delle coste meridionali del Pakistan (circa un chilometro e mezzo da Gwadar) proprio dopo il potente sisma. L’Ispettorato geologico locale ha confermato ufficialmente la nascita di questa piccola isola, costituita in prevalenza da un “castello” di fango e pietre vulcaniche. In tutto l’isolotto è alto circa una ventina di metri: il direttore dell’Agenzia ha spiegato che simili cumuli possono essere creati dal movimento dei gas intrappolati sotto il mare, i quali a seguito della liberazione che avviene con il terremoto spingono il fango e la terra verso la superficie, in una specie di vulcano di fango.
Sono giunte le prime immagini dall’isola, dato che diverse persone stamane si sono avventurate alla scoperta di questa nuova terra emersa. La formazione dell’isola non sorprende troppo in quest’area, nel senso che è già accaduto in passato. Nel 1945 il British indian geological survey documentò nella stessa area la presenza di un’isola “grande abbastanza da far attraccare le barche ed essere attraversata a piedi”, ma che scomparve qualche settimana dopo. Un altro terremoto, nel 1968, aveva fatto emergere un’altra isola nella stessa area, anche quella svanita dopo un anno. Per quanto concerne l’isolotto emerso ieri, è ancora presto per capire se subirà la stessa sorte e sparirà, in quanto molto dipende dal tipo di composizione del terreno.