“E’ presente anche un filmato di circa 20 minuti, che mostra le correnti superficiali globali con un maggiore dettaglio”, dice Horace Mitchell, uno dei ricercatori che hanno presto parte alla modellizzazione. “Abbiamo rilasciato anche una versione più breve, di tre minuti, scaricabile attravero la nostra app iPad Visualization Explorer della NASA”.
Entrambe le versioni di 20 minuti e 3 minuti sono disponibili in alta definizione al seguente link: https://svs.gsfc.nasa.gov/goto?3827
La visualizzazione considera il periodo che va da giugno 2005 a dicembre 2007 e si basa su una sintesi di un modello numerico ottenuto attraverso l’immissione di dati osservativi. Il prodotto è stato creato a corredo del progetto della NASA denominato “Estimating the Circulation and Climate of the Ocean”, o ECCO in breve. ECCO è un progetto congiunto tra il Massachusetts Institute of Technology e il Jet Propulsion Laboratory della NASA, in California. Il progetto ECCO utilizza avanzati strumenti matematici per combinare le osservazioni satellitari con il modello numerico oceanico MIT al fine di ottenere una descrizione realistica di come la circolazione oceanica si evolve nel tempo.
Il modello così elaborato, per la mole di calcoli effettuati, è tra i maggiori mai prodotti. I dati di sintesi vengono utilizzati per quantificare il ruolo degli oceani nel ciclo globale del carbonio, per comprendere la recente evoluzione degli oceani polari, per controllare l’evoluzione della quantità di calore nel tempo, le variazioni nel ciclo dell’acqua, gli scambi chimici all’interno degli Oceani e tra le diverse componenti del sistema Terra e potranno sicuramente trovare applicazione in altri rami della scienza.
Va detto che il Modello, per ottenere la visualizzazione che trovate in allegato, ha utilizzato solo i dati numerici più grandi tra l’altro modificati per adattarsi meglio allo scopo del lavoro. Su piccola scala le correnti oceaniche sono libere di evolvere per conto proprio in base alle equazioni modellistiche impostate. A causa di questa limitazione nel grado di risoluzione, solo i vortici più grandi possono essere rappresentate e tendono a dare una visione migliore di quella che poi è nella realtà. Nonostante un limite evidente, la visualizzazione offre uno studio realistico delle correnti che popolano gli oceani della Terra.