L’estate solitamente vedeva crescere solo i dati dell’ozono, ma negli ultimi giorni è allarme anche sul fronte delle polveri sottili. Di solito le pm10 sono un problema invernale (soprattutto della Pianura Padana) e in effetti nei mesi più freddi le concentrazioni sono mediamente molto più alte perché le condizioni meteo, favorevoli alle inversioni termiche, favoriscono l’accumulo delle polveri nei bassi strati dell’atmosfera. La stagione più calda infatti era ad appannaggio dell’ozono ma non delle polveri sottili quelle microscopiche particelle. Adesso ci sono anche le pm10 “fuori stagione”, sui cui avrebbero contribuito anche le polveri sahariane. Nella foto che vi proponiamo, si nota lo strato d’inquinamento su Roma, che ci ha inviato il lettore Vincenzo Lo Pinto.