L’Indonesia ha stanziato 30 milioni dollari per la lotta contro gli incendi boschivi e per le operazioni antincendio verrà incluso anche l’esercito qualora ve ne fosse necessità. Secondo gli esperti, quest’anno potrebbero bruciare migliaia di ettari a causa dei fenomeni meteorologici estremi associati a El Nino.
Nel 2013 i livelli di inquinamento atmosferico raggiunsero i livelli più alti dal 1997. Il presidente Susilo Bambang Yudhoyono dovette scusarsi con i paesi confinanti che furono esposti ad un cospicuo inquinamento proveniente dalle foreste indonesiane.
Gli esperti si aspettano che il tempo estremamente secco, associato a El Nino, potrebbe portare ad una situazione ancora più grave di quella dello scorso anno. “Stiamo parlando di centinaia di migliaia di ettari che potrebbero andare in fumo. Dubito che il Governo sia in grado di proteggere una così ampia zona”, ha dichiarato David Gaveau, ricercatore presso il Centro Internazionale per la ricerca forestale. “Ci aspettiamo che, qualora dovesse intensificarsi El Nino, una crescita esponenziale degli incendi”.
Nel 2013, nella provincia di Riau presso l’Isola di Sumatra, a causa degli incendi fu dichiarato lo stato di emergenza. Migliaia di persone ebbero problemi alle vie respiratorie, fu interrotto il traffico aereo e persino quello marittimo. L’aeroporto locale rimase chiuso per più di tre settimane. Per fronteggiare l’emergenze, l’Indonesia ha stanziato $30 milioni. Circa 2500 soldati sono in stato di massima allerta, vi saranno 15 aerei ed elicotteri per gli interventi dal cielo. Anche Singapore si è già offerta per eventuali aiuti. Ovviamente la speranza è che tutto ciò non serva.