Gli studiosi, dopo 4 anni di studi, credono di aver scoperto le cause di quella che veniva considerata un’affascinante leggenda indiana. Si tratta di un fiume “bollente” dell’Amazzonia peruviana. Le comunità locali lo chiamano il “fiume riscaldato dal sole”.
E ‘stato scoperto nel 2011 dal geofisico Andrés Ruzo e da allora ha condotto ricerche per capire l’origine del fenomeno. L’acqua scorre a una temperatura media di 86°C, il tratto si estende per 6,24 km e ha una larghezza di una strada a due corsie. Si trova a 700 km da qualsiasi vulcano ed è ciò che ha portato Ruzo a escludere l’origine vulcanica del caldo.
“Una delle cose più sorprendenti è la sua dimensione”, ha dichiarato lo scienziato. “L’energia necessaria per riscaldare una così grande quantità deve essere enorme”. Le analisi chimiche condotte sono servite a spiegare il meccanismo: l’acqua piovana viene assorbita dal terreno, riscaldata probabilmente con energia geotermica all’interno del suolo e riemessa in superficie alla temperatura misurata.
Tutte le informazioni sono state rivelate solo dopo che il governo peruviano ha deciso di proteggere il fiume dalle aziende che vorrebbero utilizzarlo come fonte di energia. “Il fiume è unico nel suo genere a livello mondiale”, conclude Ruzo. Attorno al fiume si sono sviluppate forme di vita presenti in nessun altro luogo del mondo.