L’ultra maratoneta canadese Adam Campbell ricorderà la giornata di venerdì scorso per tutta la vita. La “Hardrock Hundred Mile Endurance Run” si tiene annualmente a San Juan Mountains, Colorado meridionale, ed è una delle gare trail più estenuanti del Nord America. I corridori salgono e scendono per un dislivello di 21.000 metri per un totale di 162 chilometri.
Poco prima che arrivasse la notte, Campbell e il suo compagno di corsa Aaron Heidt sono stati sorpresi da un violentissimo temporale in prossimità di una delle maggiori vette del percorso. “Eravamo completamente in balia del temporale, senza alcun riparo, così abbiamo deciso che la cosa migliore da fare era quella di superare la vetta il più velocemente possibile e di entrare in un rifugio”, ha dichiarato Campbell. “Non potevamo tornare indietro e abbiamo scelto di proseguire”.
Nel raggiungere il picco di 4200 metri (la vetta più alta della gara) di Handies Peak hanno visto un fulmine abbattersi al suolo e scelto di dirigersi in quella direzione confidando nel vecchio detto “il fulmine non colpisce mai due volte nello stesso punto”. Ma evidentemente non è così. Giunti in vetta i due sono stati accecati da un lampo di luce e assordati da un boato incredibilmente forte. Scaraventati a terra, Campbell e Heidt sono riusciti a riprendere la corsa cercando di allontanarsi il più velocemente possibile. Non sono stati centrati direttamente, ma il fulmine era così vicino da distruggere il proiettore notturno di Campbell e causare un breve attacco di panico ad entrambi.
Scossi, ma imperterriti, i due hanno portato a termine l’impresa e tra l’altro Campbell ha tagliato il traguardo con un tempo di 25 ore, 56 minuti e 36 secondi. Vale a dire il terzo posto tra gli oltre 140 concorrenti internazionali.