Gli squali del Golfo del Messico sono diventati uno strumento scientifico essenziale per aiutare gli esperti nella previsione e nella comprensione dell’ evoluzione dei cicloni. Sono circa 750 gli esemplari che hanno già un trasmettitore che registra i dati giornalieri sulle diverse caratteristiche delle acque. Tali variabili vengono poi elaborate da un gruppo di scienziati dell’Università di Miami.
Gli squali, grazie alla loro grande mobilità, sono ottimi raccoglitori di dati sui livelli di salinità e sulle temperature delle acque del Golfo del Messico. Dati dello stesso tipo vengono raccolti dalle boe oceanografiche. Ma non sono solo gli squali a fornire queste informazioni. Sensori dello stesso tipo sono stati installati su altri pesci come i tonni e i pesci spada.
La temperatura e la salinità delle acque oceaniche sono valori fondamentali per prevedere i cambiamenti a brevissimo termine dell’intensità dei sistemi depressionari tropicali. I dati ottenuti da satellite o tramite boe fisse non sono sempre sufficienti a fornire un’adeguata informazione su questi sistemi ciclonici. Avere delle boe mobili che possono muoversi liberamente in qualsiasi parte del Golfo del Messico rappresenta una fonte dati di imprescindibile importanza.