A poco più di 4 anni di distanza dal disastro nucleare occorso a seguito del maremoto e dello tsunami, un robot è stato inviato per la prima volta dentro il reattore n° 1 per cercare tracce del combustibile nucleare esausto. La missione è però fallita, nonostante si tratti del robot più avanzato del mondo. Alcune ore dopo l’ingresso nel serbatoio, il robot a controllo remoto è infatti andato totalmente in stallo, spegnendosi all’uscita per il livello di radioattività troppo alto pari a 10 sievert.
Basti pensare che radiazioni pari a 4 sievert sono capaci di uccidere un uomo, se non si interviene immediatamente. In sostanza, si è avuta la conferma che i livelli di radiazione all’interno dei tre reattori sono ancora troppo alti per consentire agli esseri umani di entrarvi fisicamente. Il robot è comunque riuscito a catturare alcune immagini dell’interno. Lo mantellamento dell’impianto di Fukushima dovrebbe durare almeno altri 40 anni e costare parecchie decine di miliardi di dollari.