Si è tenuto recentemente a Washington un dibattito pubblico gestito da alcuni scienziati della NASA. L’argomento ha riguardato la possibile esistenza della vita extraterrestre e di come le attuali e future tecnologie portate avanti dalla NASA, potranno condurre al risultato d’individuare i cosiddetti esopianeti. Quali sono questi corpi celesti che potrebbero ospitare vita? Ce ne sarebbero migliaia di seri possibili candidati con caratteristiche non troppo dissimili da quelle della Terra, ma si stima siano milioni in tutto l’Universo. Un motivo più che ragionevole per ritenere quasi certamente che non può essere solo la Terra ad ospitare la vita nell’Universo.
I dati provenienti dal telescopio Keplero della Nasa e dal Very Large Telescope dell’ESO hanno permesso agli astronomi di ricavare informazioni riguardanti la composizione, l’atmosfera, la potenziale abitabilità e altre caratteristiche. La vita, così come la conosciamo, necessita dell’acqua allo stato liquido. Se da un lato è perfettamente possibile che esistano altre forme di vita che addirittura non avrebbero bisogno dell’acqua, dall’altro sembra avere più senso approfondire le ricerche su quello che già conosciamo. Gli scienziati hanno dichiarato che verosimilmente si potrebbe arrivare a scoprire la vita extraterrestre nel giro dei prossimi vent’anni.